Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, attacca il governo dopo il mancato riconoscimento dello stato di emergenza dopo i roghi di luglio
“Uno Stato che nega ai cittadini il risarcimento di un danno di pubblico dominio, subito per colpe o eventi altrui, e lo fa sulla base di cavilli procedurali non applicati prima, non è lo Stato in cui mi riconosco. Uno Stato che viene meno al principio della leale collaborazione dei suoi vari livelli, così come previsto dall’articolo 120 della Costituzione, non è lo Stato in cui mi riconosco”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito del mancato riconoscimento, da parte del dipartimento nazionale di Protezione civile, dello stato di emergenza per gli incendi che hanno colpito l’Isola nello scorso luglio.
Schifani: “Contrasteremo provvedimento in sede amministrativa”
“Contrasteremo – prosegue Schifani – questo ingiusto provvedimento in ogni sede amministrativa, giudiziaria, istituzionale e politica. Ma assicuro i siciliani danneggiati dagli incendi estivi che se lo Stato centrale li vorrà abbandonare, non lo farà la Regione da me guidata”.
“La tutela della collettività di un popolo e la sua tenuta sociale – conclude il governatore Schifani – costituiscono un principio sacro e irrinunciabile. Mi accingo a convocare per la giornata di domani una seduta straordinaria della giunta di governo per le determinazioni del caso”.
M5S all’attacco di Schifani: “Segno di come non conti nulla a Roma”
“L’ennesimo schiaffo alla Sicilia da parte di un governo nazionale che, con l’inerzia complice di Schifani, sta distruggendo al Sicilia. La verità è che le vere calamità per la nostra isola non sono solo gli incendi e le alluvioni, quanto gli esecutivi che ci governano a livello regionale e nazionale. Stanno distruggendo la Sicilia, se non vanno a casa per noi sarà la fine”. Lo affermano il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca e il collega, coordinatore regionale M5S, Nuccio Di Paola, a commento dell’ incredibile e vergognoso no da parte di Roma, e quindi di Musumeci, che ha la delega alla Protezione Civile, allo stato di emergenza nazionale per gli incendi di questa estate che hanno causato morti e messo in ginocchio famiglie e imprese. “Questo ennesimo colpo a tradimento nei confronti della Sicilia – dicono i due deputati – non fa che confermare quanto realmente conta la parola di Schifani a Roma: zero. Lo si è visto anche nelle passate occasioni, non ultima la vicenda del furto dei fondi fsc per lo sviluppo dell’isola per destinarli al ponte, con tanto di finta protesta di Schifani cui è seguito il nulla. Il copione anche oggi sembra ripetersi: Roma colpisce a morte la Sicilia e Schifani fa finta di indignarsi, ma c’è da giurare che anche in quest’occasione fra qualche giorno tornerà a tacere senza che nulla sia cambiato”.
“Indigna particolarmente – conclude Antonio De Luca – il comportamento di Musumeci che quando era presidente della Regione scaricava sul governo nazionale la colpa dei suoi insuccessi e ora che è ministro la scarica sul governo regionale e segnatamente sul direttore Cocina, al quale proprio lui assegnò la responsabilità di dirigere la protezione civile regionale”.
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Piaga incendi in Sicilia, Lo Pizzo (Italia Viva): “Musumeci perde solo tempo”
Le dichiarazioni odierne del Ministro Nello Musumeci hanno provocato diverse reazioni nell’agone politico siciliano. E’ intervenuto così il Presidente Provinciale di Italia Viva Palermo Giandomenico Lo Pizzo:”Rimaniamo basiti leggendo il comunicato del ministro con delega alla Protezione civile, il siciliano Nello Musumeci. Il Ministro, in un gioco di rimpalli di responsabilità col governo regionale guidato dal suo alleato Renato Schifani dichiara candidamente che ha perso sei mesi di tempo per mettere d’accordo i dirigenti della Regione Siciliana sulla pratica relativa agli incendi della scorsa estate, senza ancora peraltro, esserci riuscito!
Se non fossero interessati danni a case, boschi, attività produttive e infrastrutture provocati dagli incendi potremmo anche derubricare l’uscita come unaspiacevole battuta ma, invece, si tratta di cose serie, per le quali i siciliani guardano attoniti e per le quali, noi di Italia Viva, esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione.
Ricordiamo quanto lontani sono i tempi dell’ordine del giorno approvato dall’allora governo Draghi nella legge di bilancio 2022 e presentato dal senatore di Italia Viva Davide Faraone per dare subito un ristoro ad agricoltori, attività produttive e Comuni dopo i devastanti incendi dell’estate del 2021, una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro che mise la Regione Siciliana nelle condizioni di poter operare a ristoro per la gran parte dei danni subiti da parte di attività produttive e Comuni.”