La Regione Siciliana non si presenta al tentativo di mediazione sul tema degli incendi e così parte la class action.
La Regione Siciliana non si presenta al tentativo di mediazione sul tema degli incendi e così parte la class action. Aperta la via giudiziale per l’azione legale collettiva per la prevenzione dei roghi. L’iniziativa era stata promossa dall’associazione Isola Fenice nei confronti della Regione ed era in programma stamattina nella Confmedia. L’associazione rende noto che Regione, assessorato Territorio e Ambiente, comando Corpo Forestale e dipartimento Protezione Civile non si sono presentati all’incontro e non hanno inoltrato alcuna comunicazione.
Incendi in Sicilia: il tentativo di mediazione
“Dopo aver chiesto un rinvio della mediazione (la Protezione Civile) per fornire documentazione – e aver ottenuto ben 20 giorni di tempo in più – i soggetti invitati non hanno partecipato, né hanno avuto la delicatezza di comunicare la mancata partecipazione” dichiara l’avvocato Alessandro Palmigiano che segue il caso con il collega di studio Luca Panzarella. Si è unita pure Licia Tavormina. “Questo purtroppo è l’approccio dell’amministrazione con cui i cittadini, che chiedono i loro legittimi diritti, si devono confrontare. Inizia ora la strada giudiziale” afferma in conclusione.
Obiettivi di Isola Fenice
Parla pure la presidente dell’associazione Isola Fenice, Bonetta Dell’Oglio. “Il nostro obiettivo è fare in modo che chi ha il dovere di mettere in sicurezza la Sicilia da questa strage ambientale, sociale, umana ed economica, che si consuma puntualmente da trent’anni, faccia semplicemente il suo dovere. Ricordiamo a chi questa mattina ha voltato le spalle ai suoi concittadini, che gli incendi della scorsa estate hanno provocato danni per 300 milioni di euro, sei persone hanno perso la vita, molti cittadini hanno perso la propria casa e sono andati in fumo 62mila ettari di verde. È increscioso che dopo quegli accadimenti, non sia stato fatto nulla di risolutivo, tant’è che gli incendi non si sono fermati nemmeno durante l’inverno e fino a ieri il demanio forestale di Randello, in provincia di Ragusa ha ripreso a bruciare, come sui Nebrodi, ad Agrigento e in provincia di Palermo”.