Incendio Stromboli, l'accusa del sindaco: "Appiccato deliberatamente" - QdS

Incendio Stromboli, l’accusa del sindaco: “Appiccato deliberatamente”

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Incendio Stromboli, l’accusa del sindaco: “Appiccato deliberatamente”

Giuseppe Bonaccorsi  |
sabato 04 Giugno 2022

Nell'esposto depositato in procura il sindaco d Lipari chiede di persecuire i presunti responsabili "che non avevano alcuna autorizzazione ad apiccare un incendio"

Dopo il passo di  Federalberghi e di alcune associazioni il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha presentato alcuni giorni fa alla Procura di Barcellona Pozzo  di Gotto un dettagliato esposto cntro i  presunti responsabili dell’incendio che ha mandato in fumo buona parte della riserva naturale dell’isola di Stromboli.

Entrando nel dettaglio della denuncia il sindaco fa un excursus di come si sono svolti i fatti e quali sono state le interlocuzioni con da ditta cinematografica che era a Stromboli per girare le riprese di una fiction tv dal titolo, ironia della sorte “protezione civile”.

Quanto esposto dal sindaco sembra volere evitare che sulla vicenda cali un silenzio col tentativo per gli autori di un simile disastro ambientale di chiudere la vicenda senza colpevoli.

Incendio Stromboli, le fiamme sul set

GIorgianni, come si legge nella denuncia, scrive che Il rogo del 25 maggio, appiccato in località Timpone, nella zona sommitale dell’isola, si è esteso rapidamente spinto dal forte vento di Scirocco di quel giorno e ha ridotto l’isola a una grandissima macchia nera…”. “Da quando alla stato sommariamente emerso, ma ancora in corso di accertamento, sembrerebbe che il rogo abbia avuto origine sul set cimematografico della fiction “Protezione civile” a cura della produzione esecutiva “11 Marzo film srl”, all’inizio dell’area parco natutrale dello Stromboli, ove sembrerebbe  sarebbe stato appiccato per simulareun incendio ai fini cinematografici. La verosimile origine del rogo sul set è desumibile altresì dal comunicato stampa del direttore della produzione. “Stavamo girando a Stromboli ormai da tre settimane e mezza e abbiamo sempre lavorato nel rispetto dell’isola. Si tratta di un incidente di percorso…”

Il giallo delle autorizzazioni

Quindi il sindaco entra nel merito della vicenda e aggiunge: “Al riguardo occorre puntualizzare come la presenza della troupe in  quei luoghi per la data del 25 maggio non sia mai stata autorizzata dal Comune di Lipari e ciò non solo per accendere un rogo e simulare un incendio , ma nemmeno per effettuare semplici riprese.

Ciò si evince dalla nota del 20-05 con la quale la predetta società cinematografica ha chiesto “l’autorizzazione ad effettuare delle riprese in quota sommitale per le date del 26 o 27 o 28 maggio con un drone. A questa nota il sindaco con pec del 23 maggio rispondeva concedendo l’attività per le “attivitrà richieste in area sommitale in deroga all’ordinanza n. 5-21 in una delle date richieste e limitatamente a quanto di nostra competenza…Per completezza – precisa ancora il sindaco – una prima autorizzazione era già stata rilascia,  avente per oggetto Concessione deroga ordinanza sindacale per il 14 autorizzando l’accesso per via del tutto eccezionale  sino all’area sommitale limitatamente all’esecuzione delle riprese..”. 

Quindi Giorgianni precisa nell’esposto alla Procura un punto molto importente: “L’ordinanza sindacale n. 45 del 20 maggio al punto 1, dedicato ai divieti, stabilisce espressamente che al di fuori del periordo di grave pericolosità  di incendio, tra il 16 ottobre e il 14 giugno è tassativamente vietato accendere fuochi nelle giornate ventose e nei periodi in cui insistono venti di scirocco…In relazione a tale ultima ordinanza non è stata mai inoltrata a Comne di Lipari alcuna richiesta, né tantomeno è stata concessa alcuna deroga , a maggior ragione ove s consideri che il 25 maggio era una giornata di forte vento di scirocco…Ne deriva che l’autorizzazione rilasciata per Pec il 23 maggio escludeva la possibilità d accendere roghi vista la citata ordinanza n. 45”

“Quale ovvia conseguenza – continua il sindaco – discende che una ipotetica arbitraria iniziativa di accenzione di un rogo, in assenza di qualsivoglia autorizzazione, integra gli estremi di reato scaturito dall’incendio appiccato nella forma aggravata.Si  chiede alla Procura di perseguire gli autori di questi disastro ambientale “nelle forme che riterrà più opportune  e nel perseguimenti degi eventuali reati ipotizzabili, e ciò a fine di vederli condannare alle sanzioni di legge e al risarcimento di tutti i danni patiti dalla popolazone”.

Il sindaco si è anche riservato di costituirsi parte civile nel procedimento.

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