Lavoro

Incentivi all’assunzione per i settori caratterizzati da disparità di genere

PALERMO – Lo scorso 25 novembre è stato pubblicato il decreto interministeriale che individua i settori e le professioni fortemente caratterizzate da disparità di genere, per l’applicazione degli incentivi all’assunzione. Nel dettaglio, vengono prese in considerazione tutte quelle attività in cui le differenze di reddito e dei livelli occupazionali superano il 25%.

Il decreto, redatto di concerto dal ministero dell’Economia e delle finanze e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha individuato tra i settori maggiormente svantaggiati quello alle costruzioni (con un tasso di disparità pari all’84,2%) e quello relativo alla gestione dell’acqua e dei rifiuti (in questo caso, le disuguaglianze si attestano al 73,1%). Incidenze elevate riguardano anche il settore dell’industria estrattiva (69,6%), trasporto e magazzinaggio (56,3%), agricoltura (47,3%), industria manifatturiera (46,5%), industria energetica (46%) e informazione e comunicazione (38,8%). Il tasso di disparità è calcolato come differenza tra percentuale di uomini e percentuale di donne impiegati in un dato settore.

Relativamente ai profili professionali, le disparità maggiormente significative si evincono in riferimento ai conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (con un tasso di disparità uguale al 96,8%), sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate (96,7%), artigiani ed operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione (95,4%) e artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche (94,3%).

Squilibri significativi relativamente ai profili professionali si evincono anche in riferimento alle donne ufficiali delle forze armate (il tasso di disparità si attesta all’89,7%), conduttori di impianti industriali (74,4%), professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione (70%), agricoltori, operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia (69,4%), imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende (66,3%) e ingegneri, architetti e professioni assimilate (63,9%).

Per questi profili professionali e per tutti gli altri caratterizzati da disparità almeno pari al 25% sono previsti incentivi all’assunzione, in osservanza della Legge numero 92 del 2012, all’articolo numero 4 (dal comma 8 all’11). In particolare, sono previste per dodici mesi riduzioni pari al 50% dei contributi a carico del datore di lavoro nel caso in cui la donna viene assunta con un contratto a tempo determinato (anche in somministrazione).

Se, invece, il contratto è trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si prolunga fino al diciottesimo mese dalla data di assunzione. Naturalmente, stessa regola della riduzione dei contributi del 50% per i primi diciotto mesi di assunzione si applica anche nel caso in cui il contratto è stato stipulato già da principio a tempo indeterminato.