Proseguono gli interrogatori per gli indagati dell’inchiesta sui presunti appalti pilotati nel mondo della sanità in Sicilia, che ha sconvolto la politica isolana e che vede coinvolto anche l’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. In Tribunale a Palermo è arrivato Roberto Colletti, 66 anni, l’ex manager dell’ospedale Villa Sofia, indagato.
Colletti, arrivato accompagnato da una giovane donna che lo sostiene per problemi ambulatori dell’uomo, verrà ascoltato dal gip. Poi al giudice per le indagini preliminari toccherà decidere se accogliere la richiesta di arresti domiciliari per i principali 18 indagati dell’inchiesta.
Inchiesta appalti truccati in Sicilia, nuovi interrogatori
Colletti è tra gli indagati dell’inchiesta sul “sistema” di gestione di appalti e concorsi pubblici presumibilmente in mano all’ex governatore Cuffaro. Un’indagine che vede protagonisti nomi eccellenti tra politici, personaggi di spicco del mondo della sanità (uno dei casi eclatanti è quello dell’Asp di Siracusa) e perfino dirigenti regionali. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere e corruzione.
Pet quasi 8 anni, dal 2009 al 2017, Colletti ha ricoperto il ruolo di direttore amministrativo al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo. in precedenza, Colletti aveva gestito l’amministrazione dell’azienda ospedaliera Cervello di Palermo e, ancora prima, di Villa Sofia. Proprio per l’attività prestata a Villa Sofia, Colletti ha ricevuto un encomio solenne da parte del direttore generale. La sua competenza in materia sanitaria è riconosciuta a livello interregionale, essendo iscritto agli albi dei direttori generali in Sanità non solo per la Regione Siciliana, ma anche per le Regioni Marche, Puglia e Umbria. Colletti è docente a contratto all’università degli Studi di Palermo.
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