Home » Cronaca » Inchiesta di Palermo, proseguono gli interrogatori preventivi. Romano: “Ho chiarito la mia posizione”

Inchiesta di Palermo, proseguono gli interrogatori preventivi. Romano: “Ho chiarito la mia posizione”

Inchiesta di Palermo, proseguono gli interrogatori preventivi. Romano: “Ho chiarito la mia posizione”
Saverio Romano

L’indagine riguarda un comitato d’affari illegale che gestiva appalti e concorsi pubblici nella sanità: come procedono gli interrogatori

Iniziato l’interrogatorio preventivo del parlamentare di Noi Moderati Saverio Romano, indagato nell’inchiesta che coinvolge anche l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro. Romano, difeso dall’avvocato Raffaele Bonsignore, prima di entrare ha detto che “chiarirà tutto” con la gip del Tribunale. L’indagine riguarda un comitato d’affari illegale che gestiva appalti e concorsi pubblici nella sanità.

Sia per Romano che per Cuffaro la procura ha chiesto gli arresti domiciliari. Secondo l’accusa avrebbero pilotato un appalto bandito dalla Asp di Siracusa al cui vertice era stato piazzato, proprio su pressione di Romano, il manager Alessandro Maria Caltagirone.

Romano: “Non ci sono intercettazioni che mi riguardano, nessun patto tra me e questi signori”

Ho chiarito la mia posizione e, come avevo già annunciato, ho risposto alle domande relative al capo di imputazione”, spiega Saverio Romano al termine dell’interrogatorio preventivo durato circa due ore al palazzo di giustizia di Palermo, accompagnato dai legali Raffaele Bonsignore e Antonio Gargano.

“Ho trovato una certa difficoltà a fare un collegamento fra le contestazioni e i fatti così come si sono verificati e il perché lo abbiamo spiegato – aggiunge il deputato di Noi Moderati -. Ho dovuto dire alcune cose che mi risultano personalmente e altre facendo un’esegesi di intercettazioni che non sono mie”.

“Non è accaduto e non c’era alcuna possibilità che accadesse perché all’origine non c’era nessuno patto tra me e questi signori, dunque nemmeno una ricaduto sul patto”

“Il mio nome? Quando si tratta di intercettazioni di terzi che riguardano lo scibile umano lei sa cosa si dice di Tizio, Caio e Sempronio. Mi devo attenere al fatto che non c’è una sola intercettazione che mi riguarda e anche nelle chat dei telefonini che hanno sequestrato non c’è mai un riferimento a fatti criminosi”, dice Romano andando via dal palazzo di giustizia.

Iacono dopo l’interrogatorio: “Sono amareggiato, segnalazioni non solo da Cuffaro”

“Sono molto amareggiato…”. A dirlo, uscendo dall’aula 19 del Tribunale di Palermo, dove è appena terminato l’interrogatorio preventivo, è Antonio Iacono, il manager della Sanità per il quale la Procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari. L’interrogatorio è durato oltre un’ora.

La contestazione riguarda in particolare un concorso di stabilizzazione per 54 Oss dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, che si tenne nel giugno 2024. E Colletti era il Presidente della commissione esaminatrice. Per l’accusa ci sarebbe stato un “patto corruttivo” tra lui, Cuffaro e Vito Raso, anche quest’ultimo indagato, per fare vincere le persone segnalate.

Ho ricevuto diverse segnalazioni, non soltanto da Cuffaro, ma anche da altre persone… Ma nessuna segnalazione ha avuto seguito. Tutti i 54 concorrenti erano destinati ad essere assunti, in vista della stabilizzazione”, ha spiegato davanti all’aula, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Mauro Torti.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI