Scambi di voti e il "terremoto politico" a Tremestieri Etneo: la decisione del gup sull'ex assessore.
Rinvio a giudizio per il deputato dell’Ars ed ex assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, coinvolto in due presunti casi di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora.
Il blitz a Catania – che portò alle dimissioni dell’assessore e a un vero e proprio “terremoto politico” in Sicilia – ha fatto luce su presunte infiltrazioni della mafia nel Comune di Tremestieri Etneo.
Inchiesta Pandora, rinvio a giudizio per l’ex assessore Sammartino
Il giudice per l’udienza preliminare di Catania, Ottavio Grasso, ha accolto la richiesta della locale Procura e deciso di rinviare a giudizio Sammartino. A processo andranno altri 11 imputati a partire dal 14 marzo del 2025. Il gup ha anche emesso due sentenze di non luogo a procedere per l’ipotesi di falso, in quanto “il fatto non costituisce reato”, per Ferdinando Smecca e Francesco Scrofani.
L’indagine
L’ex vice presidente della Regione è accusato di due episodi di corruzione. In particolare, il deputato regionale avrebbe favorito il titolare di una farmacia di Tremestieri Etneo impedendo l’apertura di un’attività concorrente e in cambio avrebbe ottenuto voti per Caterina Chinnici (che, specifichiamo, è totalmente estranea all’inchiesta Pandora) nel 2019.
Il secondo caso di corruzione contestato a Sammartino coinvolge due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura (uno in servizio, l’altro in aspettativa), accusati di aver fornito informazioni su eventuali indagini a carico dell’ex assessore.
Tra gli indagati ci sono anche l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando e Pietro Alfio Cosentino, ritenuto vicino al clan Santapaola-Ercolano.
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