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Incidenti e pericoli, attenzione alta sulla “Strada della Morte”: “Si intervenga o faremo sit-in”

Incidenti e pericoli, attenzione alta sulla “Strada della Morte”: “Si intervenga o faremo sit-in”
Immagine di repertorio da Imagoeconomica

La strada provinciale di Niscemi al centro delle polemiche dopo le morti della piccola Aurora e del 22enne deceduto lo scorso 16 luglio. Ecco cosa si è fatto e gli interventi previsti.

Tra le strade provinciali siciliane – le cui difficili condizioni sono note ormai da diversi anni e che sempre più spesso si trasformano in teatro di incidenti mortali – ce n’è una tanto pericolosa da essere stata ribattezzata la “Strada della Morte“: si tratta della SP11, che collega Niscemi, in provincia di Caltanissetta, con la Strada Statale 115 Sud Occidentale Sicula, dove negli scorsi mesi hanno perso la vita anche bambini in tenera età – come la piccola Aurora Pitino – e giovani, come il 22enne Matteo Cannizzo.

Sulla Provinciale 11 di Niscemi, a partire dalla notte di Natale del 2021 fino allo scorso 16 luglio, hanno perso la vita ben 8 persone. Un dato agghiacciante, che ha spinto la popolazione e le autorità ad aumentare l’attenzione su quella strada estremamente pericolosa.

La SP11 di Niscemi “Strada della Morte”: i casi più recenti

L’episodio più recente, quello del 16 luglio scorso, ha visto la morte del 22enne Matteo Cannizzo, che ha perso la vita a seguito del ribaltamento della sua auto, finita a ridosso di un’abitazione. A seguito di quanto accaduto, e dato il lasso di tempo piuttosto breve rispetto al precedente episodio del genere, quando lo scorso mese di gennaio perse la vita la piccola Aurora Pitino, la Procura della Repubblica di Gela ha aperto un’indagine per capire se lo stato in cui versa la Provinciale abbia avuto un ruolo nel provocare gli incidenti affidando la perizia a un gruppo di esperti.

In caso di accertamento di pericolosità del manto stradale, la Procura potrebbe disporre il sequestro dell’arteria. Inoltre, la manutenzione ordinaria e straordinaria della strada mancherebbe da diversi anni e sei funzionari dell’ex Provincia di Caltanissetta (oggi Libero Consorzio) sono indagati.

La risposta del Libero Consorzio

La paura che in questa strada possano avvenire altri incidenti mortali è quindi tantissima. Per spiegare come si sta affrontando la situazione della Provinciale 11 sono intervenuti al QdS il sindaco di Niscemi, Massimiliano Valentino Conti, e Giuseppe Maida, ex insegnante e adesso impegnato nell’affrontare le problematiche della città, pur non essendo legato ad alcun partito politico o comitato.

“La strada presenta un tratto in cui si sono verificati degli incidenti e nel quale si nota un ammaloramento nel tempo, che è stato segnalato. Negli ultimi sei mesi c’è stato più di un incidente mortale” spiega il primo cittadino, che ha subito interpellato gli organi competenti: “Abbiamo scritto al Libero Consorzio – continua Conti -, che è proprietario della strada, abbiamo effettuato dei sopralluoghi con la Polizia Stradale e abbiamo chiesto un intervento di manutenzione straordinaria e immediata. Al Libero Consorzio abbiamo scritto lo scorso anno, all’indomani delle elezioni provinciali e lo scorso lunedì, ma hanno risposto attraverso una nota dicendo che per loro la strada è in condizioni normali”.

Le azioni in caso di uguale risposta da parte del Libero Consorzio non mancheranno, così come il dialogo con i vertici istituzionali locali.

“Non abbiamo ancora risultanze dalla magistratura – conclude Conti – e attendiamo soltanto l’intervento del Libero Consorzio per migliorare le condizioni della strada. C’è un’indagine in corso e vediamo cosa accade in questi giorni. Abbiamo contestato la risposta del Libero Consorzio a giugno e a luglio. Io sono stato in Prefettura, attendiamo per la prossima settimana le risultanze e poi faremo una manifestazione pubblica. Ringrazio Giuseppe Maida, che si sta occupando di questa vicenda”.

Le iniziative e i possibili interventi

Proprio Maida, da sempre sensibile alle tematiche riguardanti la città, ha parlato delle iniziative nate dopo le tragedie accadute sulla SP11.

“Dopo la morte di Alex Di Pasquale ho iniziato a organizzarmi per un sit-in davanti alla sede della provincia – afferma Maida -, mentre quando è deceduta Aurora Pitino ho dormito nella cassa da morto negli uffici dell’ex Provincia. Senza dimenticare i quattro ragazzi che nella notte di Natale del 2021 hanno perso la vita sbattendo sul pilastro di un cancello o Antonino Amato, che è morto a tre chilometri di distanza dal punto in cui morirono questi quattro ragazzi. La Procura di Gela sta effettuando le indagini e sei funzionari dell’ex Provincia sono indagati”.

Anche le famiglie delle persone decedute sono state coinvolte per incontrare le istituzioni. Nel frattempo sono stati anche studiati gli interventi tecnici per la sicurezza.

“Ho parlato con le famiglie dopo la morte di Aurora per chiedere un incontro con il Prefetto – conclude Maida – riguardo alla messa in sicurezza della strada. Il Prefetto a sua volta ha promesso di inviare una missiva al Libero Consorzio per l’installazione degli autovelox, per la costruzione di due rotatorie, per la posa dell’asfalto antipattinamento drenante, per gli impianti di illuminazione pubblica moderni e per la segnaletica verticale. Il Libero Consorzio deve obbligatoriamente intervenire, altrimenti faremo un sit-in”.

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