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India, accusato di stupro, dovrà fare il bucato delle donne per sei mesi

India, accusato di stupro, dovrà fare il bucato delle donne per sei mesi
epa08508482 Indian security person of wedding hall checks the body temperature of a Hindu bride who wears a fancy protective face mask upon arrival at the venue of her wedding in Mumbai, India, 25 June 2020. According to state government guidelines, a maximum of 25 people from groom and bride side, a total of 50, are allowed to attend the wedding ceremonies due to the coronavirus pandemic and related restrictions. EPA/DIVYAKANT SOLANKI ATTENTION: This Image is part of a PHOTO SET

Si tratta di una sentenza insolita ma dalla forte valenza simbolica. Sono oltre due mila donne presenti nel villaggio in cui l’uomo è stato accusato e giudicato per tentata violenza sessuale

Un cittadino indiano di 20 anni, Lalan Kumar, accusato di tentata violenza sessuale, ha ottenuto la libertà condizionale a patto di lavare e stirare gli abiti di tutte le donne del suo villaggio, nessuna esclusa, per i prossimi sei mesi.

L’ordinanza a dir poco inusuale è stata firmata da Avinash Kumar, magistrato aggiunto del Tribunale del distretto di Madhubani, nello Stato del Bihar.

Il giudice ha stabilito che l’accusato potrà rientrare a Majhor, il villaggio dove si guadagna da vivere facendo “il lavandaio”, a patto di acquistare i detersivi e tutto il necessario per garantire il bucato pulito e stirato, gratuitamente, alle sue concittadine. Si tratta di oltre duemila donne.