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Infezione da tenia del cane colpisce bimbo: dettagli sull’Echinococcosi cistica

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Infezione da tenia del cane colpisce bimbo: dettagli sull’Echinococcosi cistica

Redazione  |
lunedì 15 Luglio 2024

Un bambino è stato salvato da una grave infezione parassitaria. A Torino un giovanissimo di 11 anni era affetto da Echinococcosi cistica.

Un bambino è stato salvato da una grave infezione parassitaria. A Torino un giovanissimo di 11 anni era affetto da Echinococcosi cistica o idatidosi: patologia causata dalle larve della tenia del cane Echinococcus granulosus. Sono un gruppo di vermi parassiti appartenenti al Phylum dei Platelminti, vermi piatti, e alla classe dei Cestodi.

Echinococcosi cistica: le informazioni del Ministero della Salute

“L’Echinococcosi cistica è una malattia cronica, storicamente presente in Italia, causata da un parassita chiamato Echinococcus granulosus – si legge sul sito del Ministero della Salute -. Echinococcus granulosus ha una vita complessa e, per crescere e moltiplicarsi, ha bisogno di diversi animali:

  • la forma embrionale di Echinococcus granulosus cresce negli organi interni degli animali d’allevamento (soprattutto pecore) e di animali selvatici (cinghiali, piccoli ruminanti, ecc.), che hanno il ruolo di ospiti intermedi.
  • la forma adulta, invece, cresce nell’intestino dei cani e di altri canidi (ad esempio i lupi), che hanno ingerito visceri parassitati di ospiti intermedi.
    ​I canidi hanno il ruolo di ospiti definitivi e, attraverso le feci, eliminano nell’ambiente le uova di Echinococcus granulosus, che sono molto resistenti e possono contaminare acqua, alimenti (soprattutto insalate e ortaggi), terreno e superfici.

Se un uomo ingerisce delle uova può infettarsi e sviluppare l’echinococcosi cistica, con formazione di cisti parassitarie in diversi organi (fegato, polmoni, ecc.).

Cosa possiamo fare

Si può prevenire la diffusione delle uova e la moltiplicazione del parassita negli animali:

  • evitiamo che i cani possano mangiare i visceri crudi degli animali d’allevamento
  • se andiamo a caccia, smaltiamo correttamente gli organi degli animali cacciati, senza lasciarli nell’ambiente, per evitare che possano essere mangiati dai cani, nostri o vaganti
  • eseguiamo con regolarità i trattamenti antiparassitari previsti per i cani.

Le uova di Echinococcus granulosus possono contaminare terreno e superfici dunque pure senza cani: laviamo bene frutta e verdura, soprattutto se le coltiviamo nei nostri orti domestici” nonché “le mani prima di mangiare o di portarle alla bocca, soprattutto se abbiamo toccato il terreno o i vegetali crudi” conclude la nota.

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