Influenza aviaria, nuovo ceppo più trasmissibile, "Minaccia pandemica" - QdS

Influenza aviaria, nuovo ceppo più trasmissibile, “Minaccia pandemica”

web-la

Influenza aviaria, nuovo ceppo più trasmissibile, “Minaccia pandemica”

web-la |
martedì 01 Giugno 2021

Il virus aviario H10N3 descritto ora in Cina è "un nuovo ceppo di influenza aviaria che fino ad ora non aveva circolato e dunque va monitorato attentamente"

I virus influenzali aviari “possono rappresentare una nuova potenziale minaccia pandemica e vanno dunque strettamente monitorati, anche se al momento la trasmissione da uomo a uomo, in grado di innescare una pandemia, è avvenuta solo in rari casi”.

Lo sottolinea all’ANSA Massimo Andreoni, past president della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commentando il primo caso umano in Cina da un nuovo ceppo aviario (H10N3) e ricordando che tali virus hanno dimostrato in alcuni casi un altissimo tasso di letalità sull’uomo.

L’influenza aviaria, spiega Andreoni, “è sempre stata considerata quella a maggior rischio di poter sviluppare una pandemia ed i virus aviari dell’influenza sono tra i più temuti. In questi anni vari ceppi, come H5N1 e H7N9, hanno circolato formando dei focolai epidemici in cui però la trasmissione è sostanzialmente stata quella da animale a uomo”.

Nella maggior parte dei casi non c’è stato cioè il passaggio della trasmissione da uomo a uomo, che è poi quello in grado di innescare una pandemia. Finchè infatti la malattia si limita al passaggio dall’uccello selvatico o anche domestico all’uomo, rileva l’esperto, “la situazione è controllabile, anche se va sottolineato che il tasso di letalità tra gli uomini per queste infezioni virali è anche arrivato al 50%, quindi ad un livello molto alto”.

Tuttavia, “se il passaggio resta da animale a uomo – chiarisce – ciò limita l’ulteriore diffondersi dell’epidemia”. Fino ad oggi, fortunatamente, “i passaggi da uomo a uomo sono stati limitatissimi e sono documentati in pochissimi casi molto sporadici. Ciò permette di dire, dunque – afferma l’infettivologo – che questi virus non hanno ancora acquisito questa ulteriore caratteristica della capacità di passaggio interumano, pur avendo fatto il salto di specie dall’uccello all’uomo”.

Il virus aviario H10N3 descritto ora in Cina è “un nuovo ceppo di influenza aviaria che fino ad ora non aveva circolato e dunque va monitorato attentamente, proprio per contenerne la trasmissione e comprenderne le caratteristiche”. In generale, conclude Andreoni, “si tratta di virus pericolosi ed è cruciale mantenere il sistema di monitoraggio stretto sugli uccelli sia selvatici sia di allevamento, andando a testarne subito la presenza”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017