E’ allarme in Italia per il virus dell’influenza suina. Dopo la notizia della morte, avvenuto lo scorso 27 marzo di una ragazza di 17 anni, Maria Elia, all’ospedale di Perugia, in molti si sono chiesti se questa influenza è contagiosa e quanto è pericolosa per l’uomo.
Perché ad aver ucciso la giovanissima Maria Elia, potrebbe essere stata l’influenza suina, questo secondo quanto riferito dai legali riportato in articolo su Repubblica. Sarebbe stato, infatti, isolato il ceppo H1N1, quello che nel 2009 ha causato una pandemia durata un anno. Oltre all’influenza e a una polmonite, sarebbe stata riscontrata la presenza dello stafilococco.
Tre nuovi casi di peste suina africana accertati in Piemonte dall’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. Le tre positività sono state riscontrate in provincia di Alessandria, a Fraconalto (seconda positività da quando è iniziata l’emergenza), Ovada (settima) e Prasco (prima). I casi positivi salgono così a 83, di cui 51 in Piemonte e 32 in Liguria.
Ma procediamo con ordine e rispondiamo alle domande, cos’è l’influenza suina? E come si contrae? Ecco Cosa dice l’Istituto superiore di sanità.
Il virus dell’influenza del tipo A/H1N1, noto come anche virus dell’influenza suina, è il responsabile della pandemia di influenza del 2009 e da allora sta continuando a circolare, riaffacciandosi ogni anno nel cocktail di virus responsabili dell’influenza stagionale e contro i quali, puntualmente, viene messo a punto un vaccino specifico.
Il virus, comparso nella primavera 2009 in Messico, è una combinazione di virus provenienti da maiali, uccelli ed esseri umani. È stata una pandemia breve, quella del 2009, dichiarata finita dopo un anno, ma questo non significa che il virus H1N1 abbia smesso di circolare nel 2010: continua a essere presente in tutto in mondo e a ogni inverno contribuisce a causare casi di influenza.
Così come per l’influenza normale, si legge sul sito del ministero della Salute, quella suina si può trasmettere per via diretta (attraverso le piccole gocce di saliva conseguenza di starnuti, colpi di tosse, baci, colloqui molto ravvicinati o attraverso il contatto con lo stesso bicchiere di una persona infetta) o indiretta. In questo caso a trasmettere il virus è il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie di qualcuno che è già malato.
La possibilità di trasmissione del virus mangiando carne di maiale o prodotti ottenuti dalla lavorazione di questa è esclusa, puntualizza il ministero della Salute, ma a prescindere dall’influenza è sempre preferibile mangiare carne ben cotta (cottura ad almeno 70-80°, fino a che non ci siano più parti rosee).
I sintomi sono gli stessi dell’influenza stagionale, ossia febbre, tosse, naso che cola, mal di gola, dolori muscolari, affaticamento. In alcuni casi possono verificarsi complicanze gravi. Le categorie più a rischio sono gli anziani, i soggetti fragili e le persone affette da malattie croniche. I sintomi gravi possono essere sviluppati anche da persone giovani e in salute, ma solo in rarissimi casi.
I farmaci usati sono gli stessi dell’influenza stagionale. Nella maggioranza dei casi si tratta di farmaci per il trattamento dei sintomi, prima elencati. In qualche caso, però, vengono utilizzati degli antivirali. Stesso discorso per il vaccino. Contro il virus della nuova influenza, quindi, è efficace il vaccino contro l’influenza stagionale.