Infortuni sul lavoro, +65% in Sicilia nei primi 5 mesi del 2022 - QdS

Infortuni sul lavoro, +65% in Sicilia nei primi 5 mesi del 2022

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Infortuni sul lavoro, +65% in Sicilia nei primi 5 mesi del 2022

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lunedì 25 Luglio 2022

Sul fronte sicurezza sul lavoro, niente sembra andare per il verso giusto in Sicilia: ecco i motivi della protesta organizzata da Cgil e Uil Sicilia.

Aumentano gli infortuni sul lavoro in Sicilia: sono il 65% in più nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto allo stesso arco di tempo dello scorso anno.

Mercoledì 27 luglio Cgil e Uil organizzeranno una manifestazione regionale per affrontare questo importante problema.

Infortuni sul lavoro in aumento in Sicilia

Gli infortuni sul lavoro hanno registrato nel 2022, da gennaio a maggio, un incremento del 65% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 15.604 contro 9.449 del 2021.

Secondo le fonti Inail, non va molto meglio sul fronte degli incidenti mortali sul posto di lavoro: fino a ora sarebbero circa 10, contro i 22 del precedente anno.

La più alta incidenza di infortuni si riscontra nel campo dell’edilizia, seguito dal settore turismo e da quello dei servizi: 11.361 casi contro i 6.320 del 2021. Le città in Sicilia che hanno registrato più denunce per infortuni sul lavoro sono Palermo (2.319) e Catania ( 2.257).

Protesta a Palermo

Sul tema degli infortuni Cgil e Uil Sicilia hanno organizzato per mercoledì 27 luglio un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Assessorato regionale al Lavoro.

“È chiaro che è una situazione insostenibile – scrivono in una nota i segretari generali di Cgil e Uil, Alfio Mannino e Lusisella Lionti con i componenti di segreteria Francesco Lucchesi e Giuseppe Raimondi – di fronte alla quale il fatto che l’isola abbia solo 63 ispettori del lavoro fa rabbia”.

“Se ci riferiamo ai parametri adottati su scala nazionale, quello di uno per 100 mila abitanti, in Sicilia dovrebbero esserci 500 ispettori del lavoro“.

I sindacati chiedono anche il pieno funzionamento del tavolo sulla sicurezza sul lavoro e suggeriscono un’intesa col Ministero del Lavoro sul tema.

Immagine di repertorio

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