Giovani leve e investimenti per l’Iacp di Messina - QdS

Giovani leve e investimenti per l’Iacp di Messina

Lina Bruno

Giovani leve e investimenti per l’Iacp di Messina

venerdì 27 Novembre 2020

Si è insediato da poco, dopo la nomina di maggio, il vertice dell’Istituto autonomo case popolari. L’obiettivo è riqualificare il patrimonio esistente sfruttando fondi europei ed ecobonus

MESSINA – Tra gli Enti siciliani, allo stato attuale, è forse il meno problematico dal punto di vista debitorio. E adesso, dopo una lunga fase commissariale, ha il suo presidente. La delibera di nomina risale a maggio scorso, ma soltanto da qualche settimana Giovanni Mazzù, avvocato di Barcellona Pozzo di Gotto, si è potuto insediare all’Istituto autonomo case popolari di Messina insieme gli altri due componenti del Consiglio di amministrazione – Domenico Quartarone e Ivan Tripodi – dopo il passaggio di consegne con il commissario straordinario Leonardo Santoro.

“Abbiamo un Iacp in buona salute – dice Mazzù – che con alcuni accorgimenti e i giusti stimoli potrà affrontare al meglio le nuove sfide che i tempi ci impongono. Vorremmo offrire un’edilizia popolare di qualità, rivolgendoci sempre di più alle classi meno abbienti, cui questa crisi ha inferto durissimi colpi, utilizzando nuovi strumenti”.

Una nota dolente sembra essere rappresentata dalla pianta organica. In che modo si attrezzerà?
“La pianta organica è sottodimensionata. L’area dirigenziale è completa, mancano i quadri intermedi perché negli anni ci sono stati dei pensionamenti e a quanto ho saputo ce ne saranno altri a breve, quattro-cinque entro gennaio. Stiamo vedendo come colmare qualche vuoto ricorrendo anche a interventi a tempo determinato e stiamo studiando soluzioni per l’introduzione giovani professionisti nell’area tecnica, come ingegneri e architetti, e nell’area amministrativa. Si potrebbero fare convenzioni con Università per neolaureati nei diversi settori che ci interessano, in attesa che la legge ci consenta di espletare i concorsi. Sarebbe proficuo l’inserimento di giovani preparati e motivati”.

Dal punto di vista finanziario non sembrano esserci problemi. Ha trovato i bilanci in regola?
“Sono stati approvati fino al 2018. Adesso stiamo lavorando sul Consuntivo 2019, che sarà presto esitato. Non ci sono debiti. Questo istituto, che gestisce un patrimonio di 7 mila e cinquecento immobili, con ulteriori procedure di riscatto in corso, non ha criticità e può pensare alle esigenze nei 108 comuni di competenza”.

È stato ultimato il passaggio delle aree del Risanamento ad ArisMe?
“È in via di completamento. C’è il massimo della disponibilità e collaborazione con Arisme. È obiettivo di tutti riuscire a dare una casa dignitosa a chi ne è privo. L’Iacp opera a livello istituzionale in tutta la provincia e ha la possibilità di accedere a fondi nazionali e regionali e programmare secondo le esigenze. Intanto abbiamo in 14 comuni, compreso Messina, una trentina di cantieri tra lavori in corso di esecuzione, quelli di prossima consegna, opere dove c’è una procedura di gara e lavori di recupero del patrimonio. In bello c’è un investimento complessivo di oltre 16 milioni e settecentomila euro. Tra questi ci sono i lavori di recupero e completamento, per 4 milioni duecentomila euro, delle due palazzine di San Giovannelo a Messina (trenta alloggi costruiti dall’Istituto, risalenti al 1996, abbandonati e diventati fatiscenti, senza essere mai stati ultimati. Le buste si apriranno l’11 dicembre e i lavori dovrebbero essere affidati entro l’anno, nda)”.

Quali sono gli obiettivi che si è prefissato?
“Voglio puntare sulla riqualificazione dell’esistenze utilizzando sia gli strumenti comunitari che fanno riferimento al Social housing sia alle opportunità date dall’ecobonus 110%. Cercheremo, dove non ci sono criticità di ordine burocratico, di utilizzare tutte le opportunità, in modo che riusciremo veramente a trasformare questi luoghi da dormitori a posti vivibili e di socializzazione. Ne avremo un vantaggio anche noi perché il patrimonio ne uscirebbe valorizzato. Non solo quindi un’operazione a fini sociali, ma con un ritorno economico per l’Ente. Ascolterò le istanze del territorio e mi sono già confrontato con alcuni sindaci”.

Sull’acquisizione dell’hotel Riviera si sta procedendo?
“Abbiamo mandato la richiesta alla Regione per il finanziamento. Una grande opera di riqualificazione che destineremo all’edilizia abitativa e allevierà di molto alcune problematiche della città”.

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