Insularità, Armao: “Def carente su misure perequative” - QdS

Insularità, Armao: “Def carente su misure perequative”

Raffaella Pessina

Insularità, Armao: “Def carente su misure perequative”

mercoledì 13 Aprile 2022

Il vicepresidente della Regione audito dalle Commissioni Bilancio. “Tema non affrontato né in termini programmatici né finanziari”

ROMA – Alla Sicilia è stata riconosciuta la condizione di insularità con tutti i suoi svantaggi, ma Roma non prevede di erogare quanto dovuto.
Ieri si è tenuta l’audizione sul Def di fronte alle commissioni riunite di Camera e Senato, presiedute dall’On. Fabio Melilli, alla quale ha partecipato, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, il Vicepresidente e Assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao che ha sottolineato, tra l’altro, l’inadeguatezza delle previsioni del Def nazionale rispetto alla condizione di insularità che non affrontano né in termini programmatici né finanziari i gravi divari che le aree insulari soffrono.

Unico intervento previsto per le isole minori

“Il Def approvato dal Governo – ha detto Armao – si limita a richiamare il percorso avviato per il riconoscimento previsto in Costituzione, inserendo però, quale unico intervento quello relativo alle isole minori, quando invece occorrerebbe un riferimento specifico alla condizione che riguarda quasi 7 milioni di italiani che vivono e lavorano nelle isole. Appare carente, soprattutto, l’individuazione delle misure compensative e degli investimenti di perequazione infrastrutturale per compensare i costi che siciliani e sardi pagano e che ammontano a circa 15 miliardi di euro annui, a fronte dei quali la legge di bilancio del 2022 ha stanziato solo 200 milioni di euro”.

La peculiarità delle isole riconosciuta dalla Camera dei Deputati

Eppure qualche giorno fa era stato compiuto un ulteriore passo in avanti nel lungo iter parlamentare che porterà ad un riconoscimento in Costituzione della condizione di svantaggio derivante dall’insularità per Sicilia e Sardegna. La Camera dei Deputati infatti aveva approvato in seconda deliberazione, con 425 voti a favore, il provvedimento che modifica l’articolo 119 della Costituzione italiana, riconoscendo la peculiarità delle isole. Il provvedimento era stato già approvato dal Senato in prima deliberazione nella seduta del 3 novembre 2021. “Questo provvedimento – aveva commentato soddisfatto Armao – impone misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole. I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità – ha proseguito il vicepresidente della Regione – costituiscono solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario ed agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un’isola”.

Soddisfazione espressa da più parti politiche

Soddisfazione era stata espressa da più parti politiche, a partire dalla Lega per arrivare a Forza Italia e al Movimento Cinquestelle. La pentastellata Roberta Alaimo, componente della commissione Affari costituzionali alla Camera e relatrice del provvedimento aveva sottolineato l’importanza del provvedimento: “Riconoscere nella nostra Costituzione le diverse peculiarità dell’insularità è un passaggio fondamentale per non farla più percepire come uno svantaggio, ma come un vantaggio – aggiunge -. D’ora in poi, il legislatore non solo dovrà attivamente promuovere misure per rimuovere gli svantaggi che derivano dalla condizione di insularità ma, ciò che più è rilevante, è che qualsiasi legge che si ponesse in contrasto o in violazione con questa finalità sarebbe incostituzionale”. Ma i risultati di questo provvedimento sembra che si faranno aspettare ancora.

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