Ad illustrarlo è stato il direttore generale, Angelo Aliquò, durante una conferenza dei sindaci. I primi cittadini iblei hanno avanzato specifiche richieste, come l’istituzione di un Dea di II livello
RAGUSA – Il nuovo atto aziendale dell’Asp è stato al centro di una conferenza dei sindaci del Libero Consorzio ibleo convocata a palazzo dell’Aquila a Ragusa dal primo cittadino, Giuseppe Cassì.
Il sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, di Modica, Ignazio Abbate, di Scicli, Enzo Giannone, di Comiso, Maria Rita Schembari e di Acate, Giovanni Di Natale, hanno espresso parere favorevole al nuovo documento di programmazione dell’organizzazione della sanità nel territorio provinciale.
È stato il direttore generale, Angelo Aliquò, a illustrare gli aspetti salienti e programmatori posti in essere dall’azienda “in ottemperanza agli indirizzi di politica sanitaria regionale in conformità agli obiettivi fissati dalla vigente legge regionale n. 5/2009 e in coerenza con quanto disposto dal Da 11/01/2019 Riordino della rete ospedaliera”. Aliquò ha posto l’accento sulla missione dell’azienda che “svolge la funzione di tutela e promozione della salute degli individui e della collettività, attraverso attività di prevenzione, di cura degli stati di malattia e di recupero della salute, garantendo i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e consolidando l’integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera, al fine di mantenere il più alto livello possibile di qualità della vita dei cittadini”.
La redazione del nuovo Atto aziendale, illustrato ai sindaci, ha messo in evidenza gli elementi di novità e le scelte strategiche che lo hanno caratterizzato come modello di funzionamento e organizzazione del sistema sanitario provinciale. “Vi è contenuta – ha sottolineato Aliquò durante la presentazione – la volontà di integrare funzionalmente e sotto il profilo organizzativo i servizi ospedalieri e territoriali, soprattutto relativamente alle dimissioni protette in ambito residenziale e semi residenziale, sulla base dei diversi livelli di complessità assistenziale dei pazienti al preciso scopo di armonizzare e ottimizzare le risorse”. Durante l’incontro è stata illustrata anche l’articolazione organizzativa funzionale e operativa dell’Azienda nei tre principali macro ambiti quali: presidi ospedalieri, territorio e area gestionale-amministrativa.
È stata rimarcata inoltre come “la previsione del nuovo Dipartimento cardio neuro vascolare e geriatrico riabilitativo costituisca una innovazione funzionale ed operativa, in linea con i bisogni epidemiologici espressi dalla popolazione. Nel corso del dibattito i sindaci hanno avanzato specifiche richieste che il direttore ha accolto per sottoporle alla Regione: tutti i primi cittadini hanno manifestato la necessità, in considerazione delle distanze chilometriche esistenti rispetto alle sedi dei Dea di II livello Catania, di istituire un Dea di II livello di riferimento per il territorio ragusano anche in considerazione delle patologie tempo dipendenti che non potrebbero essere soddisfatte nelle tempistiche standard descritte dalle migliori evidenze.