Per identificare i diversi ambiti di lavoro maggiormente colpiti dall’intelligenza artificiale, i ricercatori hanno valutato oltre 19.000 attività professionali.
I modelli linguistici di grandi dimensioni e altri strumenti di intelligenza artificiale generativa non esistono da molto tempo, ma si pensa che avranno un grande impatto sul lavoro. Soprattutto sul modo di svolgerlo da parte delle persone.
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Partendo da questo dato di fatto, i ricercatori hanno già iniziato a studiare i potenziali impatti di questa tecnologia sul mondo del lavoro.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro
Per identificare i diversi ambiti di lavoro maggiormente colpiti dall’intelligenza artificiale, i ricercatori hanno valutato oltre 19.000 attività professionali. Questo principalmente per capire se le mansioni dipendessero dal linguaggio. Se un compito veniva considerato basato sulla lingua, veniva quindi determinato quanto coinvolgimento umano fosse necessario per completarlo.
Con questa analisi, i ricercatori sono stati quindi in grado di stimare l’impatto dell’intelligenza artificiale sui diversi lavori. Il settore dell’informatica e quello della finanza sono quelli che si pensa possano risentire maggiormente dell’impatto. Dal punto di vista finanziario, ad esempio, l’intelligenza artificiale potrebbe essere significativamente utile per la contabilità ordinaria e la revisione contabile.
Tra gli altri settori è possibile annoverare la logistica e i trasporti, il manifatturiero e la sanità. Per quanto riguarda il primo, diverse sono le possibilità di ridurre il lavoro con l’intelligenza artificiale. Amazon, ad esempio, utilizza già dei robot per gestire il magazzino o consegnare i pacchi: ciò riduce la necessità di manodopera umana. Lo stesso in buona sostanza vale anche per il settore manifatturiero. Nelle fabbriche è già comune l’uso di sistemi automatizzati, così da ridurre i costi e tempi di produzione. Infine, per quanto riguarda la sanità, il lavoro più colpito dall’intelligenza artificiale è quello della gestione dei dati.
Le opportunità di lavoro con l’intelligenza artificiale
Nonostante l’intelligenza artificiale sembra avere un impatto negativo sul mondo del lavoro, è comunque possibile affermare che stia creando nuove opportunità.
Sono aumentate a dismisura, infatti, le ricerche di ingegneri e di sviluppatori specializzati in intelligenza artificiale. Questo, inoltre, va di pari passo con l’analisi dei dati e la cybersecurity. I data scientist, infatti, sono figure chiare per interpretare i dati e compiere scelte strategiche e gli esperti di cybersecurity sono fondamentali per garantire la sicurezza.
In conclusione, è possibile affermare che l’intelligenza artificiale stia plasmando e cambiando di giorno in giorno il mondo del lavoro. L’impatto c’è e continuerà ad esserci nei prossimi anni, anche se non è possibile fare previsioni certe. La chiave potrebbe essere quella di adattarsi a questo cambiamento e investire continuamente nella formazione. Le imprese, ad esempio, non possono far altro che abbracciare questi nuovi sistemi e adeguarsi all‘innovazione: solo così si potrà trarre beneficio invece che danno.