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Intercultura festeggia 70 anni, le celebrazioni a Catania in occasione dei 40 anni del Centro locale

Intercultura festeggia 70 anni, le celebrazioni a Catania in occasione dei 40 anni del Centro locale
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L’evento avrà luogo il 6 giugno 2025 al Palazzo della Cultura di Catania: premiati gli studenti del Centro alla presenza di Trantino, La Greca e Luca Parmitano in videocollegamento

Settant’anni fa nasceva Intercultura, un’associazione che ha fatto dell’incontro tra culture e della diffusione degli ideali di pace la sua missione principale. Dal 1955, Intercultura ha accompagnato generazioni di giovani e famiglie in esperienze di scambio culturale, promuovendo valori di inclusione, comprensione reciproca e cittadinanza globale.

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Oltre 60 paesi continuano a costituire un mosaico unico di 88 mila tessere: 55 mila studenti italiani che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero e 33 mila studenti internazionali accolti da famiglie italiane. È questo il racconto dei primi sette decenni della storia di Intercultura, che perseguendo gli ideali di pace tracciati dai suoi fondatori ha trasformato vite, abbattuto barriere e costruito ponti culturali tra Paesi.

Negli ultimi 30 anni, due terzi degli studenti hanno potuto realizzare questo sogno grazie alle 25 mila borse di studio assegnate da Intercultura, con il supporto di Fondazioni, enti e aziende partner. Oggi, 5.500 volontari distribuiti in 160 città italiane condividono una missione che attraversa le generazioni: formare cittadini globali, consapevoli e responsabili, pronti ad affrontare le sfide del nostro tempo con apertura e determinazione.

A Catania, 40 anni di partenze, arrivi e di presenza nel territorio con lo sguardo verso un futuro aperto al cambiamento: premiati gli studenti in partenza nell’estate 2025

Il 70° anniversario viene celebrato anche a Catania con una grande festa anche in occasione dei 40 anni del Centro locale della Città. Dal 1985, centinaia di studenti del territorio sono stati ospitati e altrettanti sono partiti grazie a una borsa di studio. L’evento del 6 giugno 2025 che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Catania sarà condotto dai volontari del Centro locale e dalla presidente Agata Pulvirenti. Saranno presenti il Sindaco Enrico Trantino e il Vicesindaco Paolo La Greca per dare un saluto a una realtà che in tutto questi anni ha generato un importante impatto sociale sul territorio. Luca Parmitano, in collegamento dagli USA, offrirà la propria testimonianza come studente del territorio catanese ad aver partecipato al programma annuale Intercultura. Sarà presente anche Alessio Nasca, CdA Intercultura, in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione di AFS Intercultura Italia.

A seguito, verrà tenuto un dibattuto a proposito della sostenibilità a cui parteciperanno Luca Busi (Managing Director Sibeg srl), Marialaura Ontario (Titolare Ontario Emergency e Presidente Comitato Donne della Camera di Commercio del Sud-Est), Miriam Pace (Direttore Generale Plastica Alfa) e Aldo Carpitano (Responsabile qualità Ambiente e Sicurezza – Nicosia s.p.a).

L’evento a Palazzo della Cultura

Nel corso dell’incontro verrà data voce a ex-studenti ed ex-studentesse, famiglie, docenti che nel corso di questi decenni hanno vissuto un’esperienza di crescita interculturale di grande valore, come confermato dalla ricerca IPSOS che ne ha analizzato i benefici a lungo termine. Saranno premiati i 24 studenti vincitori del Cl di Catania, 2 del Cl di Giarre, 1 del Cl di Vittoria e 1 del Cl di Enna del concorso per l’anno scolastico 2025-26.

Buona parte di loro potrà vivere questa esperienza dal grande valore educativo grazie a una borsa di studio, in alcuni casi sostenuta da enti e aziende del territorio, quali Intercultura, INPS e Ferrero. Assieme agli studenti vincitori partecipano gli studenti provenienti dal Giappone, Turchia, Thailandia, Brasile, Germania e Stati Uniti accolti quest’anno dalle famiglie del territorio.

Pulvirenti: “Adesso tocca a loro, noi al loro fianco”

Agata Pulvirenti: “Per noi è una grande gioia veder partire questi ragazzi che incarnano il futuro di Intercultura. Fin dagli albori di questa lunga storia, la nostra Associazione si impegna a promuovere il dialogo interculturale e la mobilità studentesca internazionale, per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse, aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo per prevenire i conflitti e promuovere la pace. Adesso tocca a loro. Con noi, volontari, sempre al loro fianco”.

Franzoi: “Una sfida a chi crede che la sostenibilità del pianeta si debba fondare sulla comprensione reciproca tra popoli”

Agire il cambiamento, con il cuore Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura: “La pandemia Covid19 ha accelerato molto i cambiamenti sociali e culturali che erano già in atto oltre ad averne provocati altri completamente nuovi. AFS e Intercultura in oltre 100 anni di storia hanno promosso una visione del mondo basata sui valori della pace, dell’inclusione e del dialogo. Valori che la crisi globale sta mettendo in discussione visto il prepotente riemergere di sovranismi, nazionalismi, interessi economici di parte, fascismi. Una forte sfida per chi crede che la sostenibilità del pianeta si debba fondare sulla comprensione reciproca tra i popoli, sull’equità di accesso e di sfruttamento delle risorse, sulla cura del pianeta.

Nel corso dei suoi primi 70 anni di storia, Intercultura ha costruito un patrimonio molto importante di conoscenze e competenze nell’ambito specifico degli scambi scolastici internazionali e più in generale della cura e dello sviluppo degli adolescenti. Cambiare non è semplice: significa comunque uscire dalla propria zona di comfort, abbandonare abitudini consolidate, rimettersi in discussione. Ma Intercultura conosce il valore e l’opportunità del cambiamento: abbracciare l’incertezza è un passo necessario per volgerla in un progetto di cambiamento positivo”.

L’evento

Si ringraziano Nicosia s.p.a, Ontario Emergency, Plastica Alfa e Sibeg Coca-Cola per la partecipazione. Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma: Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.

Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese.

Le soft skill ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi. Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero