I tanti investimenti per l’allargamento della rete internet veloce in Sicilia hanno dato i loro frutti. Grandi passi sono stati fatti tra il 2020 e il 2023, anche se molto ancora c’è da fare. Il rapporto Bes sul benessere equo e sostenibile dell’Istat, che viene aggiornato ogni anno, mostra come nel triennio considerato la copertura della rete fissa di accesso ultra veloce a Internet sia cresciuta parecchio nelle principali città isolane.
I dati
Prima di tutto a Palermo, dove si passa dal 56,1% all’80,7% di copertura, con una crescita del 24,6%; quindi Catania, che cresce dal 40,5% al 61,7%, mentre Messina passa dal 48,2% al 68,6%. Si tratta dei valori tra più alti d’Italia, considerato che Palermo si pone al secondo posto in termini di maggiore incremento, superata soltanto da Bari, che registra una crescita del 32,4%. Nonostante l’importante crescita della rete veloce, che permette un utilizzo delle risorse web molto più ampio, l’effettivo impiego di tale potenzialità lascia ancora a desiderare.
In 400 mila senza internet
Nel 2023, sempre secondo l’Istat, quasi 400 mila famiglie siciliane non dispongono di un accesso ad Internet.
I motivi di questo mancato utilizzo sono tanti: appena 30 mila famiglie siciliane hanno accesso al servizio, in altri luoghi che non siano la propria abitazione, che possono essere il lavoro o host comuni, mentre in circa 210 mila famiglie si palesa una totale incapacità di utilizzo; per 85 mila famiglie, invece, il servizio non è ritenuto né utile, né interessante. Ancora, in 60 mila evidenziano l’alto costo sia degli strumenti necessari per connettersi sia dello stesso collegamento.
Residuale, l’assenza della connessione a banda larga nella zona di residenza e la scelta di non fruire di Internet per motivi di privacy o sicurezza. In termini percentuali, il 19,7% delle famiglie siciliane non ha accesso ad Internet. Fa peggio solo la Calabria, dove si sale al 25,3%, la Basilicata al 22,8% e la Puglia, al 20,7%.
Le messaggistica
Molta differenza fa poi il tipo di utilizzo che si fa della rete Internet, che presenta diversi gradi di complessità. In Sicilia il principale utilizzo di Internet è quello legato alla messaggeria istantanea. Quindi, il 59,4% ha effettuato chiamate o videochiamate, mentre solo il 48,2% ha spedito e ricevuto email. Gli utilizzi meno frequenti sono quelli legati alla lettura di informazioni, riviste on line e giornali (34,9%) e l’ascolto di musica attraverso servizi in streaming, web radio o download (38,1%).
Un utilizzo, quindi, piuttosto scarno della tecnologia, legato principalmente alla funzione “telefonica”, sebbene in forme più avanzate, e alla comunicazione email, in funzione principalmente lavorativa. D’altra parte, i bambini siciliani che quotidianamente utilizzano Internet sono il 69,3% dei soggetti tra i 6 e i 17 anni, secondo i dati diffusi in occasione della 14esima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, “Tempi digitali”, da parte di Save the Children.
Il dato sorprendente dell’età
Il dato più sorprendente è quello dell’età di chi possiede o utilizza un cellulare: a partire dal periodo della pandemia, tutto il Sud ha registrato una crescita importante, tanto che il 42,8% dei bambini tra i 6 e i 10 anni adesso posseggono uno smartphone.
A livello nazionale, per macrocategorie territoriali, è proprio il Sud a segnalare i risultati peggiori, al 20% di inutilizzo, seguito dalla Isole, al 18,8%, dal Centro e dal Nord Ovest, al 14,3%, e infine il Nord Est, al 13,8%. Anche la conformazione urbanistica del territorio in Italia ha una influenza non indifferente: ci si collega di più nelle aeree metropolitane che nei comuni sotto i 50 mila abitanti, pur mantenendo una media piuttosto alta, al di sopra del 85%; si scende al 77% nei comuni fino a 2 mila abitanti.

