Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data odierna ha approvato il Piano di Impresa 2022-2025, che ha visto il contributo di circa 58.000 persone del Gruppo alla definizione delle priorità strategiche e di tutte le strutture di business e di governo alla pianificazione, basata sull’analisi di scenario per sviluppare un approccio post-COVID, e si fonda sull’impegno delle persone del Gruppo – che sono la risorsa più importante – alla sua realizzazione.
Il Piano prevede per il Gruppo una solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore, un’elevata patrimonializzazione e una marcata connotazione ESG (Environmental, Social, Governance).
Nel quadriennio del Piano, Intesa Sanpaolo intende creare oltre 520 miliardi di euro di valore per tutti gli stakeholder:
- per gli azionisti: oltre 22 miliardi di euro (16) per il 2021-2025 da dividendi cash con payout ratio al 70% in ciascun anno del Piano (17) e buyback di 3,4 miliardi nel 2022 (18);
- per le famiglie e le imprese: nuovo credito a medio-lungo termine erogato all’economia reale per 328 miliardi di euro, di cui 285 miliardi in Italia;
- per le persone del Gruppo: spese del personale per 26,5 miliardi di euro;
- per i fornitori: acquisti e investimenti per 17 miliardi di euro;
- per il settore pubblico: imposte (dirette e indirette) per 15 miliardi di euro;
- per il social lending: nuovo credito a supporto di attività nonprofit e di persone vulnerabili e giovani per 25 miliardi di euro, che contraddistingue il Gruppo come il più importante finanziatore nel social lending in Italia;
- per le persone in difficoltà, i giovani e i senior: investimenti e donazioni per circa 500 milioni di euro, che contraddistinguono il Gruppo come la prima Banca per impatto sociale al mondo;
- per l’ambiente: nuovo credito alla green economy, all’economia circolare e alla transizione ecologica per 88 miliardi di euro, con un forte focus sul supporto alla transizione ecologica alle aziende corporate e alle piccole e medie imprese.
Intesa Sanpaolo, con il Piano di Impresa 2022-2025, intende rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di banca leader per le tematiche ESG, con l’impegno non solo a destinare nel 2022-2025 circa 115 miliardi di euro alla comunità e alla transizione verde e circa 500 milioni di euro per supportare le persone in difficoltà, ma anche a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette, entro il 2030 per le proprie ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti e per l’asset management e l’attività assicurativa, e, in aggiunta, a proteggere e ripristinare il capitale naturale piantando oltre 100 milioni di alberi nel quadriennio del Piano, mediante iniziative dirette del Gruppo o finanziamenti alla clientela dedicati, e adottando una specifica politica per la biodiversità.
