I siciliani votano poco ma dalla politica hanno ancora meno e non chiedono più nulla. Il commento post-elezioni.
Ma i siciliani perché sono andati a votare? Quelli che ovviamente non sono andati a Mondello a Palermo, alla scogliera a Catania, a fontane bianche a Siracusa o, per i più fortunati, a Favignana. Sono andati, in pochi, a votare quelli che avevano un parente, un fratello, un cugino, uno zio candidato, un cognato no, fanno invidia i cognati.
Infatti sono andati a votare in pochi, quattro gatti, il resto a casa o al villino. Ma poi perché dovrebbero andare a votare? Hanno già tutto, strade, treni, termovalorizzatori, ospedali modernissimi ed efficienti, scuole all’avanguardia tanto che la dispersione scolastica è stata debellata. Non parliamo del trasporto aereo che costa meno che in America. E poi la digitalizzazione in tutto gli uffici pubblici, niente file, arrivano i documenti e i certificati con la mail. E vogliamo parlare dell’energia solare, praticamente le bollette sono state azzerare, noi abbiamo il sole, non siamo come i tedeschi.
Il reddito pro capite è già ai livelli massimi, praticamente la disoccupazione è stata debellata e i Neet li puoi contare sulle dita di una mano. I ragazzi sono tutti qui, nessuno vuole partire da questo Bengodi delle opportunità. E tutto questo grazie alla politica, siamo stati i migliori a spendere i soldi della UE, tanto che non abbiamo più un progetto da presentare, ce li hanno finanziati tutti, dai corsi per tosatori di cani al Ponte sullo Stretto. No forse quello no, ma sarà stata una svista, non avranno letto il file in PDF.
Perché noi siciliani dovremmo andare a votare, se ogni nostro diritto, opzione, desiderio è stato esaudito. Praticamente non abbiamo più motivazioni per andare a votare. Tranne per fare felice mio cugino, mio cognato… no, non se ne parla.
Così è se vi pare.