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Collegamenti, sanità, turismo… Le priorità delle isole minori in vista delle elezioni

L’intera Sicilia attende l’esito delle elezioni regionali e politiche del prossimo 25 settembre. Le urgenze sono tante, troppe. E questo vale soprattutto per i territori tradizionalmente isolati, che si trovano a vivere dei problemi che si aggiungono a quelli nazionali (come i rincari). Tra questi territori ci sono le isole minori siciliane, recentemente messe a dura prova da pandemia, rincari e problematiche strutturali.

Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Sicilia isole minori, ha elencato – in un’intervista per QdS – una serie di priorità per i territori in questione.

Priorità per le isole minori in Sicilia: la “top 5”

Di fronte alla domanda “Quali sono le priorità per le isole minori siciliane in vista delle elezioni del 25 settembre?”, De Bono ha avuto pochi dubbi e ha elencato 5 questioni tradizionalmente “irrisolte”.

  1. Collegamenti marittimi e aerei;
  2. Promozione turistica;
  3. Applicazione del Codice Identificativo Regionale;
  4. Gestione delle questioni territoriali con un Ufficio Isole Minori;
  5. Sanità.

Collegamenti, tariffe, portualità: un “dramma” per le isole minori

L’estate è stata difficile per le isole minori siciliane, che spera di vedere tra le priorità del nuovo Governo regionale (e di quello nazionale) la realizzazione di collegamenti efficaci e a prezzi accessibili. La speranza è quella di dimenticare la terribile questione degli aumenti tariffari e il suo drammatico effetto sul turismo, nonché la triste vicenda riguardante i collegamenti aerei da/per Pantelleria e Lampedusa.

Sui collegamenti, Christian Del Bono commenta: “C’è assoluta necessità che le comunità locali assumano un ruolo attivo in tutte le fasi di definizione e monitoraggio dei servizi. Lo Stato, per i servizi essenziali, deve garantire gli importi necessari per non variare al ribasso gli assetti ed escludere la possibilità di operare ingiustificati aumenti tariffari. La Regione, per quel che concerne i collegamenti integrativi, deve fare altrettanto. Deve escludere la possibilità di intervenire con tagli di tratte o aumenti tariffari laddove le somme stanziate non risultassero sufficienti, intervenendo quindi con ulteriori fondi se dovesse risultare necessario a garantire gli assetti”.

Altra priorità per le isole minori siciliane è quella di risolvere definitivamente la questione dei collegamenti aerei da/per Lampedusa e Pantelleria. Un problema che incide negativamente sul turismo e non solo. “Per i collegamenti aerei su Pantelleria e Lampedusa occorre evitare le situazioni di impasse che quest’anno, ad esempio, hanno portato solo sotto data a una proroga delle convenzioni. Questo genera incertezze e quindi danni al sistema turistico”.

C’è poi la questione portualità, un altro “punto critico” per Del Bono. Serve, infatti, “avere degli attracchi in sicurezza con le diverse condizioni meteo”.

Turismo, dal CIR al digital marketing per far crescere l’economia

Le isole minori siciliane, si sa, vivono principalmente di turismo. Sono “piccole” economie che, se gestite correttamente, possono contribuire al rilancio della Sicilia e portare a risultati straordinari. Per questo, per il presidente di Federalberghi Isole Minori, tra le priorità territoriali c’è anche la promozione turistica.

“Occorre consolidare e potenziare il percorso avviato attraverso la collaborazione tra la DMO (Destination Marketing Organisation) delle Isole Minori e l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana che negli ultimi anni ha riservato degli spazi dedicati alla DMO nelle fiere turistiche. L’auspicio è che tale collaborazione possa essere estesa anche ad altre forme di promozione programmata, quali ad esempio: il digital marketing, l’organizzazione di workshop con tour operator e quello di educational con influencer e giornalisti”.

Inoltre, Del Bono commenta anche l’importanza dell’adozione del CIR (Codice Identificativo Regionale). Un passo in avanti importante, specialmente se unito a un’attività di vigilanza attenta: “È opportuno diffondere capillarmente l’adozione del CIR, sensibilizzando opportunamente il territorio, interloquendo con le OTAs e avviando le necessarie verifiche sul territorio in collaborazione con le Città Metropolitane, gli Enti Locali e le Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative”.

Un ufficio per gestione dei servizi

Federalberghi Isole Minori chiede anche un intervento per gestire le questioni di interesse pubblico in sinergia con le autorità. “Auspichiamo che l’ufficio isole minori della Regione Siciliana sia prontamente riattivato su tutte le questioni di maggiore interesse (servizio idrico, servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, collegamenti marittimi, sanità, istruzione eccetera), fungendo da pungolo e da raccordo con la Presidenza e gli altri Assessorati regionali”.

Sanità, non solo Covid: perché è importante per le isole minori

L’emergenza Covid ormai non fa quasi più notizia. Le “carenze” sul fronte della sanità, però, sì. Per le isole minori, in particolare, l’assenza di ospedali è un problema storico. E non sono per i residenti, ma anche per i turisti che – non sentendosi sicuri, specialmente se anziani o con bambini – preferiscono non viaggiare verso territori con pochi o nessun presidio.

“Riteniamo che la questione sanitaria rivesta per le isole minori un aspetto di basilare importanza. Va affrontata considerando le peculiarità delle singole isole, garantendo i livelli essenziali di assistenza necessari, potenziando i presidi ospedalieri esistenti (in deroga al decreto Balduzzi) e tutte le altre forme di assistenza presenti nelle isole, adeguandoli alle caratteristiche del territorio”, commenta Del Bono.

“Il problema sanitario, anche se non sembra, ha un riflesso sul turismo e anche per questo non può essere sottovalutato”, aggiunge.

Turismo: “Stagione nella media, i rincari sono un problema nazionale”

Dopo due anni di stop a causa del Covid, l’estate 2022 ha segnato la ripresa del turismo in Sicilia. Si è trattato, però, di un momento di ripresa “strano” e segnato da una seconda emergenza: quella dei rincari.

Facendo un bilancio sulla stagione turistica estiva per le isole minori siciliane, Del Bono commenta: “La stagione turistica non è andata male. I dati vanno comparati più a quelli del 2019 che a quelli del 2020-21 (segnati dal Covid). I dati sono in linea, in alcune isole perfino positivi rispetto al 2019. In altre non c’è stato l’afflusso che c’è stato nel 2021 a luglio e agosto (una stagione più “concentrata” e con meno turisti italiani all’estero); nel complesso, però, la stagione è stata in linea con i numeri del 2019 e in alcuni casi perfino superiore”.

Il turismo continua a essere alla base dell’economia delle isole minori. Quest’anno, però, i rincari e il caro bollette (con altra possibile “stangata” a ottobre) potrebbero rendere più difficile estendere la stagione ai mesi di settembre e ottobre.

A proposito dell’effetto dei rincari sulle isole minori, Del Bono commenta: “Il problema dei rincari è un problema nazionale, che si sta trattando anche in sede di Consiglio dei Ministri. Noi avevamo chiesto un credito d’imposta anche per il secondo semestre dell’anno per sterilizzare questi rincari. Il problema lo abbiamo nel periodo di settembre e ottobre, quando alcune aziende avevano pensato di fare una parte della bassa stagione. Nel momento in cui il rincaro è così importante, si rischia di vanificare gli sforzi“.

L’importo di gas e luce va a rappresentare “un costo troppo elevato rispetto ai ricavi – già ridotti – della bassa stagione”. Le strutture, quindi, anticiperanno la chiusura. Una scelta sofferta ma comprensibile di fronte a una situazione che rischia di provocare una crisi senza precedenti.

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