Istat, occupazione in Sicilia: a Palermo persi mille posti di lavoro - QdS

Istat, “disastro” occupazione in Sicilia: nel 2021 persi 1.000 posti di lavoro a Palermo

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Istat, “disastro” occupazione in Sicilia: nel 2021 persi 1.000 posti di lavoro a Palermo

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mercoledì 07 Settembre 2022

L'occupazione nel capoluogo regionale cresce in termini percentuali, ma non in termini numerici: ecco cosa dicono i dati Istat relativi al 2021.

L’Istat ha diffuso i dati relativi al mercato del lavoro nei grandi Comuni relativi al 2021: in Sicilia il tasso di occupazione è tra i più bassi d’Italia. E, purtroppo, a Palermo si sono persi circa mille posti di lavoro (questo nonostante il tasso di occupazione sia salito percentualmente dell’1,3% rispetto al 2020).

Ecco cosa dicono i più recenti dati Istat sulla situazione occupazionale nelle principali città siciliane.

Palermo, persi circa 1.000 posti di lavoro

Nel capoluogo regionale, il tasso di occupazione è in crescita in termini percentuali (+1,3% rispetto al 2020; +1,2% rispetto al 2019). In termini numerici, però, i dati Istat fotografano una realtà diversa: mille unità in meno, mille posti di lavoro persi.

Come si spiega? Semplice: l’aumento percentuale è in realtà dovuto al calo della popolazione inattiva residente a Palermo (il 10,8%). Quest’ultima era di 210mila persone nel 2020, mentre nel 2021 risulta di 188mila. I disoccupati raggiungono il 47%.

Non tutti i dati relativi al capoluogo regionale, però, sono negativi: infatti, a Palermo si registra anche un significativo balzo in avanti dell’occupazione femminile. Nel 2020 le donne occupate (il riferimento è per la popolazione dai 15 ai 64 anni) erano 70mila; nel 2021 risultano 74mila. Anche se persiste il “gap” tra occupazione maschile e femminile, questo risulta ridotto al 17,6%.

La situazione a Messina a Catania

Il report Istat sul lavoro nelle grandi città contiene informazioni anche su Messina e Catania. Nelle due città metropolitane, il tasso di occupazione è tra i più bassi d’Italia e si attesta rispettivamente al 35,1% e al 38,7%.

Per quanto riguarda il resto d’Italia, a Milano gli occupati sono il 70,4%. Una percentuale decisamente lontana da quella delle principali città siciliane. Al Sud complessivamente si registrano meno occupati, ma c’è una significativa eccezione: si tratta di Bari, dove la percentuale degli occupati supera la metà della popolazione attiva e si attesta al 52,8%.

Immagine di repertorio

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