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Istat, al Sud meno occupati e istruiti. In Sicilia il 3% dei “nuovi cittadini” del Meridione

Istat, al Sud meno occupati e istruiti. In Sicilia il 3% dei “nuovi cittadini” del Meridione

I nuovi dati diffusi dall’Istat relativi al 2021 per quanto riguarda lavoro, istruzione e nuove cittadinanze, con numeri contrastanti al Sud.

Nel 2021 il tasso di occupazione nel Meridione è risultato molto più basso che nel resto del Paese. Quello relativo alla disoccupazione, invece, è stato molto più alto anche tra coloro i quali hanno un elevato titolo di studio.

Si tratta del dato diffuso dall’Istat denominato “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali. Anno 2021”.

Il tasso di occupazione dei laureati è del 73,5%, 13 punti in meno rispetto a quello del Nord Italia. Quello della disoccupazione è dell’8,2%, superiore di cinque punti.

Nel Meridione, comunque, i vantaggio occupazionali dell’istruzione sono più alti rispetto al resto del Paese. A trovare maggiormente lavoro, in particolare, sono le donne che riescono a ottenere un titolo terziario.

Al Sud meno cittadini istruiti rispetto al Nord

Nota dolente, invece, il dato relativo al livello di istruzione della popolazione compresa tra i 25 e i 64 anni nel Sud Italia. I cittadini del Meridione, infatti, sono meno istruiti rispetto a quelli del Centro-Nord.

Nel dettaglio, il 38,1% ha il diploma di scuola secondaria superiore e solo il 16,4% ha raggiunto un titolo terziario. Al Nord e nel Centro il 45% circa è ha un diploma e più di uno su cinque è laureato (21,1% e 23,7% rispettivamente).

Il divario territoriale nei livelli di istruzione riguarda uomini e donne, sebbene sia più marcato per la componente femminile.

Cittadini non comunitari, presenza meno forte al Sud

In un secondo report, denominato “Cittadini non comunitari in Italia – 2021/2022”, l’Istat fotografa la situazione relativa alla presenza degli stranieri anche nel Meridione. Al Sud Italia i cittadini non comunitari sono presenti in misura inferiore rispetto al Centro e al Nord Italia.

In percentuale, si registra il 14,6% dei permessi rilasciati o rinnovati. Oltretutto, la diffusione di stranieri al Sud è meno stabile.

Soltanto il 59,8% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti ha un permesso di lungo periodo, un dato inferiore rispetto al 65,2% del Nord-ovest, al 69% del Nord-est e al 66,9% del Centro.

In Sicilia dato più alto del Meridione per cittadinanze

La stessa ripartizione si caratterizza per una più elevata incidenza dei permessi connessi all’asilo e alla protezione internazionale: sono il 9,2% contro il 5% della media nazionale.

Per quanto riguarda l’acquisizione delle cittadinanze in Sicilia si registra il valore più alto del Meridione, poco più del 3%.

L’intero Meridione, da solo, conta l’11,4% delle cittadinanze acquisite. A livello nazionale, le regioni italiane con la percentuale più alta si annoverano la Lombardia (25,1%), l’Emilia Romagna (13,8%) e il Veneto (10,4%).