Istruzione a Modica, accordi non condivisi sul dimensionamento scolastico - QdS

Istruzione a Modica, accordi non condivisi sul dimensionamento scolastico

Stefania Zaccaria

Istruzione a Modica, accordi non condivisi sul dimensionamento scolastico

mercoledì 24 Luglio 2019

Sindacati e Amministrazione hanno siglato un protocollo che non convince del tutto. Così stando le cose difficile garantire continuità agli studenti. Necessario ulteriore confronto

MODICA (RG) – L’accordo di dimensionamento scolastico siglato tra Amministrazione comunale e sindacati non convince le rappresentanze sindacali interne all’Istituto comprensivo ‘Ciaceri – S.Marta’. A quanto pare, infatti, le sigle sindacali, firmatarie dell’accordo, non avrebbero coinvolto le rappresentanze interne nelle scelte effettuate.

L’accordo prevede che l’attuale assetto dei plessi sia modificato cedendo i plessi di S. Elena e Piano Ceci per acquisire i plessi di S. Teresa e Pirato. “Riteniamo illogica – si legge nella nota a firma delle Rsu dell’istituto comprensivo Santa Marta Ciaceri – la scelta che va contro ogni possibile tutela per studenti, genitori, insegnanti e personale scolastico. La scelta della creazione di Istituti Comprensivi segue la logica di un percorso unitario, che accompagna la formazione degli studenti dall’ingresso nella scuola dell’infanzia fino alla conclusione della scuola secondaria di primo grado. Ma la scelta dell’Amministrazione riteniamo vada in orientamento diametralmente opposto. Come sarà possibile garantire continuità ad alunni che, completati gli studi della scuola primaria, dovrebbero proseguirli nella scuola Carlo Amore di Frigintini? O come sarà possibile per gli alunni di quinto anno della scuola primaria del Pirato proseguire gli studi nel territorio di Modica Bassa?”.

Il sindaco di Modica Ignazio Abbate, dal canto suo, è rimasto molto stupito da questa mancanza di coesione perché si tratta di una proposta nata “esclusivamente dal mondo sindacale e scolastico – Mancanza di comunicazione tra i vari livelli sindacali? L’Amministrazione – ha evidenziato il primo cittadino – in questa fase è stata soltanto l’organismo che ha convocato le riunioni, nessuna proposta è uscita fuori essendo stata demandata in toto alle organizzazioni sindacali e istituzioni scolastiche la facoltà di presentare le proprie osservazioni. A riprova di quanto affermato ci sono i verbali delle tre riunioni tenute con rappresentanti sindacali e dirigenti scolastici”.

Cisl Scuola, intervenendo sull’argomento, ha chiarito che il percorso non è ancora finito: quella proposta era una bozza, “il percorso non era e non è da intendersi concluso, non a caso, alla fine dell’ultimo incontro, era stato stabilito che sarebbero state vagliate nuove eventuali proposte dalle scuole interessate alla riorganizzazione. Questo – hanno aggiunto dalla Cisl – è anche il motivo per cui la Rsu dell’Istituto Comprensivo Santa Marta – Ciaceri, Lucia D’Aquila, ha ritenuto opportuno non sottoscrivere un documento che rischia di assumere solamente connotati di indirizzo personale e politico, piuttosto che quello di coinvolgimento del personale delle scuole coinvolte. Pertanto, la scrivente organizzazione sindacale ritiene indispensabile un immediato confronto con le Rsu e i lavoratori interessati, al fine di decidere, con la partecipazione e il coinvolgimento di tutti, sulla sorte delle scuole e dei servizi erogati”.

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