La Fiera della discordia spacca il centrodestra - QdS

La Fiera della discordia spacca il centrodestra

Gaspare Ingargiola

La Fiera della discordia spacca il centrodestra

Gaspare Ingargiola  |
sabato 18 Marzo 2023

La possibile autorizzazione per due eventi analoghi nel giro di poco tempo ha acceso un duro scontro tra FdI e Dc. Ieri un vertice di maggioranza per “affrontare e superare qualsiasi criticità”.

PALERMO – Un’altra settimana nera per la maggioranza di Roberto Lagalla. Dopo il clamoroso scontro interno a Forza Italia tra il gruppo consiliare e il presidente Giulio Tantillo, la Fiera del Mediterraneo diventa il detonatore di una nuova, fragorosa polemica nel centrodestra.

Il casus belli stavolta è stata la scissione tra i soci della ditta Medifiere, organizzatori delle ultime campionarie prima della pandemia. Cosa c’entra con il Consiglio comunale? È presto detto: la separazione ha spinto gli ex soci a richiedere al Comune l’autorizzazione per due diverse fiere a distanza di poche settimane l’una dall’altra. Tuttavia, l’eventualità che gli uffici autorizzassero due eventi analoghi nell’arco di un mese ha mandato su tutte le furie il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo, che ha attaccato frontalmente (senza nominarlo) l’assessorato guidato da Giuliano Forzinetti (in quota Dc). E pensare che la seduta di giovedì era stata convocata per affrontare il caos all’Anagrafe con l’assessore al Personale Dario Falzone e la gestione degli impianti sportivi con la collega di Giunta Sabrina Figuccia.

Quando però ha preso la parola Milazzo è scoppiato un putiferio: “Nel 2016 – ha detto – è stato approvato un regolamento con tanto di avviso sull’utilizzo degli spazi della Fiera del Mediterraneo. Questo avviso, che a oggi non è stato modificato, dice che gli spazi vanno assegnati a chi presenta l’istanza per primo. Inoltre, la legge regionale in vigore stabilisce che non si possono organizzare iniziative similari solo modificando un nome. Adesso invece viene concesso a un soggetto lo svolgimento di una campionaria, con tanto di patrocinio, e successivamente un altro soggetto presenta una seconda istanza per organizzare un evento similare a distanza di poche settimane, cambiando solo il nome dell’evento, e per di più gli viene concesso di organizzarlo prima del soggetto che aveva rispettato i termini dell’avviso”.

“Quindi – ha concluso Milazzo – c’è un soggetto che rispetta la legge e i requisiti dell’avviso, tanto da ottenere il patrocinio, e un secondo soggetto al quale gli spazi vengono concessi, prima anche se ha presentato l’istanza dopo. Cercare di avvantaggiare un secondo soggetto è gravissimo. Porterò le carte in Procura”.

Dopo l’intervento dell’europarlamentare i toni si sono subito scaldati e al termine della seduta la replica dei cuffariani è stata altrettanto dura: “Quanto accaduto in Consiglio Comunale è gravissimo – ha affermato il capogruppo della Dc Domenico Bonanno – e certifica la precisa volontà di Fratelli d’Italia di voler attaccare, scientemente e ingiustificatamente, senza alcuna motivazione, l’assessore Forzinetti e quindi il partito politico che lui rappresenta, alimentando una polemica che non ha motivo di esistere”.

Bonanno ha ricordato che al momento “non esiste alcun atto di autorizzazione o di concessione degli spazi della Fiera del Mediterraneo che sia stato firmato, ancorché la competenza sul tema è dell’organo amministrativo e non di quello politico. Confondere, volontariamente, la sfera gestionale ed amministrativa (gli uffici, nda) con quella prettamente politica (l’assessore, nda) al solo scopo di avvelenare i pozzi e dare in pasto alle opposizioni e alla città fantomatiche ricostruzioni rappresenta una scorrettezza istituzionale senza precedenti che mette in difficoltà il nostro partito, tutta la maggioranza e anche l’Amministrazione, sulla cui assoluta trasparenza e correttezza nessuno deve mai aver modo di dubitare”.

Bonanno ha poi difeso a spada tratta Forzinetti: “Il componente della Giunta ad aver prodotto più atti deliberativi, poi approvati in Aula, a testimonianza di una grande produttività, di un grande impegno e di un gran lavoro. Impegno, lavoro e atti deliberativi condivisi con tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, che hanno portato questa Amministrazione a dare segnali importanti di discontinuità con il passato oltre che a mettere in campo azioni concrete a vantaggio dei cittadini e delle categorie produttive della città”.

Il capogruppo democristiano ha affermato inoltre di ritenere “ormai improcrastinabile un vertice di maggioranza che serva a definire insieme l’agenda politica dell’Amministrazione e chiarire i rapporti interni alla coalizione nell’interesse della città. Ho notificato al sindaco e al presidente del Consiglio comunale la necessità di organizzare nel più breve tempo possibile un vertice di coalizione alla presenza di tutte le forze politiche, durante il quale la Democrazia cristiana, con spirito di collaborazione, porterà sul tavolo le più evidenti ed urgenti questioni politiche oltre che le proprie proposte, con l’obiettivo di scrivere insieme l’agenda politica dei prossimi mesi e chiarire una volta e per tutte la posizione su importanti temi politici, nell’interesse esclusivo della città e dei cittadini palermitani”.

Naturalmente i balbettii della maggioranza hanno esasperato il clima con l’opposizione. Il capogruppo di Azione Fabrizio Ferrandelli ha parlato di “spettacolo imbarazzante e impietoso” mentre il gruppo Progetto Palermo ha accusato la maggioranza di “anteporre all’interesse collettivo il proprio tornaconto, che nei fatti si traduce nella spartizione del potere, posti nei Cda e vertici delle partecipate”. Le tensioni nel centrodestra sono proseguite venerdì, quando la Dc ha deciso di non presentarsi in Aula. La seduta è saltata ancora prima di cominciare perché la maggioranza non ha trovato l’accordo nemmeno sull’atto da prelevare e i lavori si sono arenati sulle comunicazioni del presidente Tantillo. Dal Pd hanno commentato laconicamente: “Si è già spenta la luce”.

Nella giornata di ieri, intanto, il sindaco Roberto Lagalla, il presidente e il vice presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo e Pino Mancuso e l’assessore con delega ai Rapporti con il Consiglio comunale Giampiero Cannella hanno avviato i primi incontri con i capigruppo di maggioranza a Sala delle Lapidi. “Un momento utile di confronto con le forze di maggioranza – ha detto il primo cittadino – per fare il punto in vista delle importanti scadenze che riguardano la città. L’occasione per affrontare e superare qualsiasi criticità e per ribadire la fiducia nei confronti dell’operato dell’intera Giunta da parte di tutte le forze di maggioranza”.

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