Sole da sempre fa rima con energia. E la Giornata Mondiale del Sole che si celebra oggi è stata proprio istituita per fare il punto su questa insostituibile fonte di vita e di energia. Non solo energia per il corpo e per la mente, ma anche energia pulita e rinnovabile cui si guarda sempre di più – ma ancora con lentezza purtroppo in Italia e in Sicilia – per sostituire le fonti combustibili.
Che cos’è la Giornata Mondiale del Sole
La giornata mondiale del sole si celebra il 3 maggio ed è stata istituita nel 1994 dalla Solar Energy Society, per sensibilizzare sull’importanza della stella più importante della nostra galassia, non solo per la vita umana, ma anche per l’ambiente. In occasione di questa giornata, in genere, gli esperti si riuniscono per discutere sui suoi benefici nella nostra quotidianità e ovviamente anche sui modi per sfruttare l’energia solare a favore del Pianeta. E in questo caso può essere una buona occasione per fare anche, in breve, il punto sullo stato dell’arte dell’energia solare in Sicilia?
Solare in Sicilia, le previsione del Piano energetico
Negli ultimi anni, complice la Transizione energetica e i fondi del Pnrr qualcosa sembra muoversi, tanto che il nuovo Piano energetico approvato il 12 febbraio dalla Giunta regionale aggiorna in modo considerevole quello approvato nel 2009 puntando su due elementi principali: lo sviluppo delle Fer – con il raddoppio della capacità installata per le rinnovabili – e la riduzione dei consumi. E proprio nella questione rinnovabili è importante inserire la quota proveniente da energia solare. Riguardo la produzione di energia da fonti rinnovabili, infatti, il Piano punta a una quota del 69% entro il 2030 (nel 2017 era il 29,3%) con una capacità installata che dovrebbe passare da 3,5 GW a 7,4 GW.
Il fotovoltaico è, dunque, destinato a crescere. Secondo il Piano regionale, la capacità solare supererà i 4 GW (contro gli 1,5 GW del 2020): 300 MW verranno recuperati dal revamping e dal repowering di impianti esistenti a parità di superficie occupata, mentre altri 2.320 MW saranno di nuova installazione. Di questi, 1.100 MW saranno realizzati a terra (prevalentemente in cave esaurite, Sin e discariche esaurite). La quota rimanente, pari a 1.220 MW, arriverà con impianti di autoconsumo sui tetti: 500 MW saranno su abitazioni e il resto sarà installato nel settore terziario o agricolo.
I numeri del solare in Sicilia
Nonostante si progettino incrementi nelle installazioni e la Sicilia venga guardata con interesse quale regione che potrebbe fare da traino – grazie anche alle risorse del Recovery Plan – all’obiettivo del Governo di portare la produzione solare nazionale dagli attuali 200 MW/anno ai 2 GW/anno entro il 2025 ed ai 3 GW/anno negli anni a venire.
La Sicilia al 5° posto della classifica del solare italiano
Al momento la Sicilia non si piazza di certo bene nella classifica delle “Regioni del Sole”. Secondo una classifica rilasciata qualche mese fa da prontobolletta.it la Sicilia si piazza solo al 5° posto per impianti installati sull’isola con un valore di produzione di 1.827 gigawattora, circa il 7,7% dell’intera produzione nazionale pari a 23.689 gigawattora. Se, invece, si considera la potenza registrata, la Sicilia arriva in sesta posizione con una produzione, sul totale nazionale di 1.400 megawatt contro un valore medio nazionale di 1.005 megawatt.
Un quinto posto che porta l’onta della capacità di irradiazione che il sole ha proprio sull’isola e che nulla ha da invidiare a quella della Puglia che si piazza, invece, al 1° posto. La classifica vede, infatti, il maggior numero di impianti italiani installati in Lombardia (più di 130mila allestimenti), ma per quanto riguarda invece la potenza installata e la produzione, calcolata in gigawattora, al primo posto si trova proprio la Puglia con un’elevata radiazione solare.
In questa classifica, appunto, la Sicilia, con una potenza di 1827 GWh, si piazza quindi, dopo Puglia (3.621,5), Lombardia (2358,7) e Emilia-Romagna (2311,9) e Veneto (1.999,4) .
Le province siciliane più “solari”
E per quanto riguarda le province? La prima siciliana della classifica si trova solo al 29° posto ed è Ragusa con una capacità di produzione stimata di 296,2. Seguono Agrigento al 34°, Catania al 35° posto, Siracusa (37), Palermo (48), Trapani (50), Caltanissetta (70), Enna (80) e chiude la classifica Messina all’88° posto.

