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La Groenlandia è Marte per l’Europa

La Groenlandia è Marte per l’Europa
Mappamondo

Il futuro dell’Europa passa per la Groenlandia. Una terra sconfinata che con il cambiamento climatico nei prossimi trent’anni cambierà volto

Il futuro dell’Europa passa per la Groenlandia. Una terra sconfinata che con il cambiamento climatico nei prossimi trent’anni cambierà volto. In principio i proprietari, colonizzatori, erano i vichinghi, da Eric il Rosso in poi, ma questo non è una novità, dopo i Romani la dominazione più diffusa fu quella vichinga, anche se loro agendo per tribù non ne fecero mai un singolo impero. Oggi questa terra enorme, ricca di materie prime, è di nazionalità Danese. Può militarmente, demograficamente, economicamente, la piccola Danimarca gestirla, difenderla dalle mire altrui, sfruttarla industrialmente? La risposta è ovviamente no. Ma la Danimarca fa parte dell’Europa, cosa può fare l’Europa? L’uomo nuovo Elon Musk vuole Marte per entrare nel mito e nella ricchezza di quel pianeta. La vecchia ma forse più concreta Europa non può gestire la Groenlandia?

Potrebbe prenderla in concessione dalla Danimarca, difenderla con sue basi militari, infrastrutturarla, sfruttarla economicamente. Potrebbe anche essere una soluzione, se garantita da diritti, della questione immigrazione. Lo sfruttamento di quel piccolo continente, che tra poco emergerà dal ghiaccio artico, ci potrebbe portare quello che manca al vecchio continente. Le materie prime, soprattutto le terre rare, oltre ai gas naturali. Tutto questo si potrebbe fare con un PNRS, piano di rinascita e sviluppo europeo, ovviamente, abbandonando il colonialismo antico, dovremmo incardinare diritti e rendite per i nativi, non certamente secondo la formula americana. I danesi avrebbero delle royalties non indifferenti, tali da farli concorrere in ricchezza sovrana con i loro cugini vichinghi norvegesi. In caso contrario perderebbero l’uovo e la gallina groelandese, viste le mire delle superpotenze su di essa.

Riuscirà l’Europa ad essere tale, cioè un forte blocco autonomo, ed a sganciarsi dalle pressioni da est ed ovest? La prima sfida è creare una difesa Europea. Ricordando il console romano Marco Furio Camillo “non auro, sed ferro” si può riconquistare l’onore europeo, sganciandola da egoismi e mercantilismi, che dopo il 1989 l’hanno precipitata in questa lunghissima crisi strategica. Le nuove frontiere dell’Europa sono due isole, la Sicilia nel mediterraneo e la Groenlandia nel mare artico. Entrambe conquistate, per la ciclicità della Storia, da popoli di estrazione vichinga.