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La mano di Dio

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La mano di Dio

Giovanni Pizzo  |
venerdì 06 Maggio 2022

“Ragazzi purtroppo Maradona non c’è più, vi mando un Signore in aspettativa per la pensione, si chiama Dio, è un nome corto così ve lo ricordate"

Ho fatto un incubo, o forse un sogno, in cui a Palermo si ritiravano tutti, ma proprio tutti, da Sindaci a consiglieri. Non si candidava più nessuno. “Lo facciamo per il bene della città” dicevano alcuni, “riteniamo che la soluzione migliore sia di fare una scelta unitaria” dicevano altri. Alla fine non rimase nessuno. A quel punto Leoluca Orlando esclamò: “per il mio popolo io mi sacrifico! Berrò l’amaro calice”.

Ma gli fu spiegato che per legge non poteva, maxima lex maxima iniuria, disse, alimentando la cultura del sospetto che dietro questa cosa ci fosse la mafia. A questo punto il popolo di Palermo si appellò a Mattarella: “dacci una soluzione bianco padre della Patria, mandaci qualcuno da Roma”. Il Presidente chiamo Draghi e gli chiese di poter fare anche il sindaco di Palermo, ma costui declinò garbatamente: “Ca’ nisciuno è fesso”.

A questo punto Mattarella chiamò in Vaticano: “Santo Padre non è che oltre a gestire il soglio di Pietro può fare anche il sindaco di una ridente cittadina del Mediterraneo?”. Il Pontefice rispose: “ Per i miracoli siamo i primi della classe ma Voi pretendete troppo. Più facile che vada da Putin e lo converta a non rompere più gli zebedei che riesca a risollevare Palermo”

Infine Mattarella disse: “Ragazzi purtroppo Maradona non c’è più, vi mando un Signore in aspettativa per la pensione, si chiama Dio, è un nome corto così ve lo ricordate. Ho visto il curriculum ed è l’unico che trovo all’altezza del compito disumano che lo attende. Ve lo mando come commissario per 7 anni, e poi vengo io, se non mi rieleggono per la terza volta. Più di questo non posso fare. Intanto voi fate la differenziata mi raccomando, e smettetela di mangiare stigghiola che il fumo e l’odore si sente perfino da Quirinale”.

Così è se vi pare.

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