Roma, 9 ott. (askanews) – Proseguire sul fronte della sperimentazione e innovazione attraverso lo studio di nuove varietà, così come nel miglioramento genetico con nuovi cloni della varietà Fuji. E puntare sull’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Sono gli obiettivi del Consorzio MelaPiù, nato 31 anni fa per valorizzare la produzione melicola di pianura in Emilia-Romagna, più precisamente nei territori vocati di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, che ha l’obiettivo, tra gli altri, di arrivare all’ottenimento della Mela dell’Emilia-Romagna IGP. Attualmente l’areale melicolo del Consorzio è di 450 ettari per una produzione prevista di circa 16mila tonnellate.
Il punto sulle attività del Consorzio è stato fatto l’8 ottobre scorso dal presidente Matteo Mazzoni. Ad oggi due sono le varietà protagoniste del progetto MelaPiù: Fuji MelaPiù, varietà tardiva raccolta alla fine di settembre, viene commercializzata da ottobre, con i picchi di vendita previsti per fine inverno-inizio primavera. Il progetto, da un paio d’anni, si è arricchito della varietà Gala MelaPiù, la prima ad essere raccolta e per questo conosciuta come la mela estiva. Coltivata negli stessi areali regionali della Fuji, la sua campagna commerciale inizia in agosto per proseguire sino al mese di dicembre.
Per Mazzoni “la scommessa di un prodotto di pianura, di qualità premium, con alte qualità organolettiche e una sua precisa identità, ha trovato un ottimo riscontro nel mercato nel corso di questi anni. Abbiamo valorizzato una tradizione di produzione melicola di lungo corso in questi territori, aggiungendoci il plus della varietà Fuji con l’ulteriore aggiunta della varietà Gala. Il nostro non è un progetto statico, al contrario, guarda al futuro con lo studio di nuove varietà così come al miglioramento genetico e all’ottenimento dell’IGP”.

