La lite tra donne per contendersi un uomo, sì che è una notizia da prima pagina che può interessare
Incredibile, nonostante l’arretramento del maschio, la sua femminizzazione culturale, nonostante numeri enormi su impotenze e calo del desiderio, liti sul patriarcato e parità di genere, il maschio, quello truffaldo e traditore, che non deve chiedere mai, piace ancora. A tal punto da ossessionare una donna, già condannata per revenge porn, fino ad un duello rusticano, con capelli tirati alla rivale, beccata in flagranza in un locale della movida palermitana.
Questa era oggi la prima notizia di giornata, non il Bosniagate, con la truffa del sistema sociale professionale ed universitario, non le infinite liste d’attesa negli ospedali siciliani con la assurda incapacità di dare un parere politico sulla scelta dei manager sanitari scelti dal governo regionale, non i nuovi morti sul canale di Sicilia di un flusso migratorio che non si arresta, non i terribili rischi del cambiamento climatico che vede la Sicilia quasi un deserto tra non molti anni, ma una lite, da modalità più borgatare, nella cosiddetta Palermo Bene, la Palermo da bere, come la Milano degli anni ‘80 quarant’anni dopo. E mentre nessuno in città si telefona per capire chi c’è tra i professori che hanno truffato centinai di ragazzi con false lauree, distruggendo il concetto d’istruzione superiore, c’è un chiacchiericcio montante, un “cuttigghio” crescente sui nomi in gioco, il Maschio ancora gallico, la dama rosa dalla gelosia compulsiva, la più o meno incosciente fedifraga. Chi è, chi saranno?
Sul resto, su una città in cui si spara per strada, in una movida lasciata in mano a clan e bande, su un degrado della principale istituzione universitaria, su servizi ancora in ritardo su qualunque media nazionale, c’è un silenzio assordante. Ma questa, della lite tra donne in pubblico per contendersi un uomo, sì che è una notizia da prima pagina che può interessare i palermitani.
Cosi è se vi pare.