La patata bollente del servizio rifiuti pronta a passare nelle mani di Tekra - QdS

La patata bollente del servizio rifiuti pronta a passare nelle mani di Tekra

Massimo Mobilia

La patata bollente del servizio rifiuti pronta a passare nelle mani di Tekra

mercoledì 12 Giugno 2019

La nuova ditta avrebbe dovuto iniziare già dal primo giugno, ma tutto è stato posticipato al 15 luglio. Dopo l’ennesimo rinvio è conto alla rovescia per l’entrata in funzione dell’Aro di Taormina

TAORMINA (ME) – Tutto pronto per l’Aro di Taormina. O forse no. Dopo un tira e molla che si prolunga da anni, è finalmente arrivata la parola fine sull’aggiudicazione del mega bando settennale per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella Perla dello Ionio, e dunque l’avvio dell’Ambito di raccolta ottimale. La delibera del Responsabile unico del procedimento – il dirigente dell’Area Urbanistica e Lavori pubblici, Massimo Puglisi – è arrivata il 31 maggio, confermando quanto già era stato reso noto dall’Urega due mesi addietro, ovvero che la ditta vincitrice rimane la salernitana Tekra Srl, di Angri.

La nuova ditta avrebbe dovuto iniziare il servizio già dal primo di giugno, che era la data limite per far partire l’Aro. Ricorsi al bando e la necessità di raccogliere nuova documentazione, hanno determinato l’ennesimo rinvio di una lunga telenovela, posticipato adesso al 15 luglio. Fino a quella data, infatti, le strade di Taormina continueranno a essere pulite dalla ditta Onofaro, attuale gestore del servizio, secondo quanto stabilito dall’ordinanza sindacale n. 22 del 31 maggio.

Era stata proprio la Onofaro Srl di Naso – arrivata seconda al bando di gara su dodici contendenti – a reclamare presunte irregolarità e richiedere nuove documentazioni. Le certificazioni antimafia e lo status nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, hanno invece fugato i dubbi sulla Tekra, che a questo punto rileverà in piena estate la gestione di uno dei servizi più complicati per il Comune di Taormina, e della sua tormentata evoluzione. La Onofaro, per esempio, è in servizio solamente da marzo, quando è subentrata alla Mosema di Mascalucia, la quale a sua volta aveva preso le redini dalla storica ditta Messinambiente. Insomma, quattro ditte nel giro di due anni, tre in meno di uno e nel bel mezzo della rivoluzione raccolta differenziata, con il porta a porta esteso a tutto il territorio comunale soltanto da aprile, con tutti i problemi che comporta una sfida prima culturale prima ancora che organizzativa.

Il servizio rifiuti a Taormina costa circa 3 milioni e mezzo l’anno, Iva inclusa. L’Aro è stato appaltato infatti a 24 milioni e mezzo di euro per i prossimi sette anni. La Tekra ha vinto la gara con un ribasso di circa il 14%, portandosi a casa l’aggiudicazione con 18,3 milioni di euro. Il Piano finanziario legato al ciclo dei rifiuti – approvato in Consiglio comunale il 26 marzo scorso – ha stabilito in particolare che, per l’anno in corso, 2 milioni di euro serviranno per il personale (36 operai in transito tra le varie ditte), 911 mila euro per il conferimento in discarica, 690 mila euro per il noleggio dei mezzi, 370 mila per attrezzature legate alla differenziata, 42 mila per i contenitori dati ai cittadini e 50 mila euro in comunicazione. In compenso, la raccolta differenziata dovrebbe abbassare le tasse, con un abbattimento della Tari di circa il 4,4%. La spazzatura insomma andrà a costare quest’anno circa 223 euro al privato cittadino e 1.525 euro all’utenza commerciale.

I benefici della differenziata, per il momento, vengono attestati dalle percentuali di raccolta che hanno subito un’impennata soprattutto dalla scorsa estate, passando dal 25,4% di settembre al 45% registrato tra ottobre, novembre e dicembre. Questi sono i dati ufficiali della Regione siciliana per il 2018, nella speciale classifica in cui Taormina è rimasta però confinata al 312° posto su 390 Comuni, colpa delle basse percentuali precedenti che le hanno fatto chiudere l’anno al 24,9%.

Da questo punto di vista il 2019 sarà sicuramente in netto miglioramento, con una percentuale stimata ormai sopra il 50%. I cittadini sperano che i sacrifici di questi mesi siano poi effettivamente riscontrabili in bolletta. Per tutti, turisti compresi, ci si aspetta che l’Aro e la Tekra – già in servizio in Sicilia nei comuni di Gela, Piazza Armerina e Niscemi – faccia di Taormina una città più pulita.

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