“La protezione civile in Italia”, così l’educazione civica torna nelle scuole - QdS

“La protezione civile in Italia”, così l’educazione civica torna nelle scuole

“La protezione civile in Italia”, così l’educazione civica torna nelle scuole

martedì 18 Agosto 2020

Pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione il volume che guida alla reintroduzione della disciplina. La ministra Azzolina: “Ai ragazzi strumenti per diventare cittadini attivi e responsabili”

ROMA – È online sui siti istituzionali del Dipartimento della Protezione civile e del ministero dell’Istruzione (Mi) il volume ‘‘La Protezione civile in Italia’’. Il volume, predisposto dal Dipartimento in accordo con il Mi, nasce a seguito dell’approvazione della legge 92 del 2019 che, a partire dal prossimo anno scolastico, introduce tra le discipline di insegnamento l’Educazione civica, nell’ambito della quale si parlerà anche di protezione civile.

Il testo rappresenta un sussidio per la programmazione delle attività didattiche, si legge in una nota della Protezione Civile, è aperto dalle prefazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e dall’introduzione del capodipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli e affronta un ampio ventaglio di tematiche, da quelle storiche a quelle scientifiche, da quelle sociali a quelle normative. I docenti anche attraverso immagini, foto, tabelle, link e riferimenti bibliografici scolastici avranno la possibilità di arricchire l’offerta formativa e potranno approfondire i diversi ambiti di attenzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile.

Il documento sarà progressivamente integrato – sempre on line – con appositi dossier, in cui verranno presentate le novità in materia di previsione e prevenzione dei rischi e le lezioni apprese dalle nuove esperienze emergenziali, come la più recente dovuta all’epidemia da Covid-19.

“La Protezione civile in Italia” è suddiviso in nove capitoli. Dopo una panoramica sulle competenze e sulle attività del servizio della Protezione civile, si passa a una rappresentazione della fragilità del territorio italiano rispetto ai diversi rischi. Segue un racconto dell’evoluzione normativa attraverso gli eventi calamitosi che hanno interessato l’Italia, fino ad arrivare alla legislazione attualmente in vigore. Si entra poi nel merito dell’organizzazione del sistema di protezione civile, della descrizione dei rischi che interessano il nostro territorio e delle attività del ciclo di gestione di questi rischi.

Il testo approfondisce poi il rapporto con gli organismi internazionali di protezione civile e illustra alcuni interventi effettuati dal sistema di protezione civile in Italia e all’estero. L’ultima parte è invece dedicata al fondamentale ruolo dei cittadini, sia come singoli individui sia organizzati nelle associazioni di volontariato di protezione civile. A chiusura del volume un glossario,una sitografia di riferimento e un quadro dei principali riferimenti normativi.

“Con il nuovo anno scolastico, da settembre, entrerà in vigore in tutte le scuole l’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica. Sarà una disciplina trasversale a tutte le altre e che permetterà alle alunne e agli alunni di ogni età di poter conoscere ed approfondire anche i rischi che incombono sul nostro Paese ed il grande lavoro di prevenzione e di contenimento affidato al Servizio nazionale della Protezione civile – sottolinea Azzolina -. Questo testo offre dunque un sussidio importante, autorevole, per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado che devono progettare i nuovi percorsi didattici di educazione civica. Vuole dare un aiuto nella programmazione, ma anche offrire spunti di approfondimento e contenuti a cui attingere per arricchire l’offerta formativa. Ai nostri ragazzi dobbiamo dare gli strumenti per diventare cittadini attivi e responsabili”.

“Questo volume è un fondamentale tassello per il rafforzamento della cultura di protezione civile nel nostro Paese – sono le parole del Capo Dipartimento Borrelli – e grazie alla proficua collaborazione con il ministero dell’Istruzione, i nostri docenti hanno ora a disposizione un prezioso strumento di diffusione della conoscenza. È grazie a cittadini consapevoli dei rischi che possiamo affrontare le sfide di protezione civile che abbiamo davanti, ed è fondamentale che anche in questo ambito siano le scuole il fulcro della loro formazione”.

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