L’Isola è comunque la regione con il minor numero in assoluto di pensioni di tipo previdenziale
Poco più di un milione e 200 mila le pensioni siciliane, quasi il 7% del totale: ogni mille residenti, un quarto è pensionato. In particolare, secondo i dati ufficiali resi noti dall’Inps, l’Isola è la regione con minor numero di pensioni previdenziali, cioè le pensioni erogate a seguito di versamento di contributi durante l’attività lavorativa. In particolare, la Sicilia registra 167 pensioni previdenziali ogni mille residenti, seguita dalla Campania con 176 pensioni e dal Lazio con 183 ogni mille residenti; in Lombardia, dove vengono erogate il 18,9% del totale delle prestazioni previdenziali, il coefficiente standardizzato di pensionamento è pari a 267 pensioni per mille abitanti. La media nazionale si pone sulle 226 prestazioni previdenziali erogate.
Nell’Isola abbondano le pensioni assistenziali
Al contrario, le pensioni assistenziali, erogate a sostegno di situazioni di invalidità o di disagio economico, e cioè le prestazioni agli invalidi civili, comprese le indennità di accompagnamento, e pensioni e assegni sociali, in Sicilia superano di gran lunga la media nazionale: se nella regione, ogni mille abitanti, ne vengono erogate 68, nell’Isola sono 101, ponendo la regione al quarto posto della classifica nazionale, dopo Campania, Puglia e Calabria. In termini assoluti, sono 754.346 le pensioni previdenziali erogate sul territorio siciliano, e 464.106 quelle assistenziali, più di un terzo del totale. Insomma, una situazione che fa da specchio alla difficile condizione lavorativa siciliana, per cui anche arrivare alla pensione sembra una utopia, e moltissimi devono accontentarsi della pensione di anzianità. C’è poi da considerare anche il lavoro nero, che ha come conseguenza il mancato versamento dei contributi, e anche in questo caso la pensione non potrà che essere assistenziale.
In Italia oltre 230 miliardi di euro l’anno in pensioni
In Italia, l’importo complessivo annuo è pari a 231 miliardi di euro di cui 206,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 24,4 miliardi da quelle assistenziali. L’area geografica che registra la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche al primo gennaio 2023 è l’Italia settentrionale con il 48%, al centro viene erogato il 19,3% delle pensioni mentre in Italia meridionale e nelle isole il 30,7%; il restante 2% (358.908 pensioni) viene erogato a soggetti residenti all’estero. Osservando la stessa distribuzione per categoria, il Nord ha un numero di pensioni per residente maggiore per le categorie vecchiaia e superstiti, seguito dal Centro e dal Mezzogiorno, mentre l’ordine si inverte per le pensioni di categoria invalidità previdenziale e per le prestazioni assistenziali. Proprio in virtù di questi dati, la distribuzione territoriale degli importi erogati vede il 55,3% delle somme stanziate destinate all’Italia settentrionale. il 24,3% all’Italia meridionale e le isole, il 19,7% all’Italia centrale ed infine lo 0,7% a soggetti residenti all’estero.
I pensionati italiani percepiscono in media 1350 euro al mese L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.359,53 euro e presenta il valore più elevato nel settentrione con 1.456,71 euro. Gli uomini percepiscono pensioni mediamente più elevate rispetto alle donne, arrivando ad essere quasi il doppio (+81,5%) nel settentrione per la categoria vecchiaia. Si osserva che gli importi medi mensili delle pensioni i cui titolari risiedono all’estero sono molto bassi; il fenomeno è spiegabile in larga misura dal fatto che molte di queste pensioni sono erogate in regime di convenzione internazionale, cioè i percettori hanno maturato il diritto in diversi Paesi e l’Italia paga solamente la parte di propria competenza.