La vendemmia siciliana lascia ben sperare - QdS

La vendemmia siciliana lascia ben sperare

Chiara Borzi

La vendemmia siciliana lascia ben sperare

sabato 15 Agosto 2020

Il Consorzio di tutela Vini Doc Sicilia ha diffuso un’analisi che profila la raccolta di tutta la regione, trapela ottimismo. Intanto l’assessore Bandiera ha rimodulato 15,5 mln dell’Ocm vino a vantaggio di 1.800 produttori dell’Isola

PALERMO – Nonostante il Covid-19 e la crisi sanitaria la vendemmia siciliana promette una buona annata.

In questi giorni il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia ha diffuso un’analisi che profila la raccolta in tutta la regione, lasciando spazio a sensazioni di ottimismo che possono diventare contagiose, specie in questa complicata fase storica.

Contemporaneamente arrivano buone notizie anche da Palermo, dove l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera ha comunicato la rimodulazione di 15 milioni e mezzo di euro derivanti dalle economie del programma europeo Ocm Vino (Organizzazione Comune del Mercato Vitivinivolo), destinandoli a sostegno al reddito dei viticoltori per il 2020. La somma andrà a vantaggio di circa 1800 produttori siciliani, per un totale di 5.055 ettari di viti coinvolte.

“Le stime di inizio vendemmia per i produttori del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia fanno prevedere un bilancio positivo grazie alle condizioni meteorologiche finora ottimali e alla dedizione al lavoro dei 8.300 viticoltori della denominazione Doc Sicilia che conta su 25 mila ettari di vigneti rivendicati – spiega Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia – “La Sicilia è una delle regioni italiane tra le maggiori produttrici di vino: nel 2019 abbiamo ottenuto minori quantità ma vini di ottima qualità; sappiamo di avere potenzialità più elevate dato che abbiamo il vigneto più grande d’Italia.

È utile ricordare che nel 2019 la Doc Sicilia ha prodotto 95 milioni di bottiglie. E che negli ultimi mesi, a causa della pandemia che ha colpito tutto il mondo, il calo delle vendite ha interessato anche i vini italiani. La Doc Sicilia è stata colpita in maniera minore e già da luglio ha ripreso la sua corsa”.

Le buone condizioni meteo, dunque, hanno avvantaggiato una vendemmia iniziata a luglio nelle zone occidentali della regione. L’uva siciliana è in perfetta forma.

“Il gran caldo si sta attenuando, le piogge sono state fantastiche e le previsioni del tempo sembrano favorevoli per la maturazione delle uve che al momento sono sane. Come tutte le vendemmie viviamo giorno dopo giorno, però possiamo dire che la panoramica dai vitigni siciliani è omogenea e lascia prevedere un bilancio positivo”, spiega Alberto Tasca del Cda Vini Doc Sicilia e presidente della Fondazione SOStain Sicilia, mentre altre buone notizie arrivano dalla zona produttiva del ragusano.

“Nel Ragusano la vendemmia è iniziata l’1 agosto col Pinot nero base spumante e col Pinot grigio. La produzione è nella media. Durante la fioritura del Grillo e del Nero d’Avola una settimana di scirocco ha provocato un rallentamento della maturazione, ma date le dimensioni generose degli acini di queste due varietà non è un problema. Anche in questa zona si prevede una buona annata. Speriamo solo che il caldo di agosto non sia eccessivo per consentire alle uve di mantenersi belle e sane. Ad Acate si prevede di ultimare la vendemmia a metà settembre”.

La Regione Sicilia ha pronti 3 mila euro ad ettaro per i viticoltori locali che ne chiederanno il sostegno.

“Il Governo Musumeci ha dato concretezza ad un’iniziativa fortemente richiesta dal mondo vitivinicolo siciliano e che abbiamo stimolato a livello nazional – spiega l’assessore all’Agricoltura Bandiera – utilizzando le economie derivanti da un pilastro dell’OCM Vino, Promozione dei Paesi Terzi, cui non si sarebbe potuto dar seguito a seguito dei divieti e delle restrizioni imposte dal Covid – 19. In questo modo, con un contributo di 3 mila euro ad ettaro, andiamo a dare immediata liquidità alle aziende vitivinicole siciliane, per consentire di vedere mitigati i danni derivanti dalla pandemia”.

Twitter: @ChiaraBorzi

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