Incastonato fra il Teatro Romano, le Terme della Rotonda e la barocca via Crociferi, questo angolo importante del centro sarà inaugurato sabato 26 febbraio.
Finalmente il giorno è arrivato. Come anticipato dal Qds, a Catania è nata una nuova area pedonale, grazie all’impegno di volontari e attivisti.
Il progetto
Il progetto di rigenerazione urbana dal basso, sviluppato da Legambiente con il supporto della società Almeda, come partner principale, di Laboriusa e dell’agenzia Industria01, riconsegna alla città di Catania, insieme ai residenti del quartiere e al Comune di Catania, uno spazio antico e prezioso come Largo Odeon.
L’inaugurazione
Incastonato fra il Teatro Romano, le Terme della Rotonda e la barocca via Crociferi, questo angolo importante del centro sarà inaugurato sabato 26 febbraio 2022 alle ore 10,30 alla presenza di Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania; Davide Ruffino, segretario amministrativo Legambiente; Edoardo Leone, Ceo di Almeda, Bice Guastella, direttore creativo di Industria01; Assia La Rosa di Laboriusa e una larga rappresentanza di assessori e componenti dell’amministrazione comunale.
La rigenerazione urbana
L’iniziativa di rigenerazione urbana, realizzata anche grazie a un’attività di crowdfunding su Laboriusa, si è sviluppata nel corso dell’ultimo anno con il coinvolgimento fattivo degli abitanti del quartiere. Largo Odeon era, infatti, diventato un luogo degradato, con una piazza sporca lasciata all’incuria e divenuta parcheggio per automobili, con discariche a cielo aperto, buia e mal frequentata nelle ore notturne. Oggi torna a nuova vita grazie ad un’azione condivisa. Lo spazio sarà per la prima volta mostrato alla città nel corso di un evento che prevede percorsi guidati, momenti di intrattenimento e di confronto.
Verde e cultura
Nel corso dell’inaugurazione sarà scoperta la targa con sottofondo musicale dell’artista Matì. Seguiranno le passeggiate culturali a cura delle Guide Turistiche Catanesi alla scoperta di storie e leggende del quartiere e la visita della Chiesa e Museo di San Benedetto. La società Dante Alighieri terrá una conferenza itinerante nella quale si parlerà della ricchezza artistica ed archeologica della zona, con particolare riferimento al Teatro greco-romano, all’Odeon, alle Terme della Rotonda.
Con i ragazzi dell’Oratorio, guide per un giorno, sarà possibile visitare la Chiesa di San Filippo Neri, la Cappella del Cristo Morto, il Teatro Cardinale Dusmet, il Chiostro, la Sala del Capitolo, e il Salone Auxilium Christianorum.
La soddisfazione
«La nostra associazione non può stare a guardare il degrado e i gravi danni ambientali che si consumano ogni giorno nella nostra città. Nel rimpallo di responsabilità fra cittadini e pubblica amministrazione ci siamo rimboccati le maniche e, con progetti di rigenerazione urbana sparsi a macchia di leopardo per la città, abbiamo creato dei micro modelli di partecipazione sociale. Allo stesso tavolo, con la nostra facilitazione e con un obiettivo concreto in un territorio specifico, abbiamo fatto sedere per l’appunto cittadini, amministrazione comunale ma anche operatori economici e culturali» dichiara Viola Sorbello presidente Legambiente Catania.
«Il risultato è non solo che abbiamo restituito bellezza e vivibilità ai luoghi ma anche che abbiamo creato in piccola scala un metodo divertente ma soprattutto efficace di partecipazione sociale», le fa eco Davide Ruffino, segretario amministrativo dell’associazione.
L’azienda Almeda, produttrice del brand Naturizia, ha voluto dare un proprio contributo per la realizzazione del progetto, in linea con la filosofia aziendale di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente.«Almeda punta su una filiera etica in grado di soddisfare le esigenze di benessere e salute -spiega Edoardo Leone, Ceo di Almeda-. Questo progetto di riqualificazione urbana così come le tante e lodevoli iniziative portate avanti da Legambiente rientrano perfettamente nella nostra filosofia e per questo motivo ci piace sostenerle. Avere contribuito a migliorare gli spazi urbani della nostra città non può che renderci orgogliosi».