Lavoro, Sbarra: "Troppe vertenze aperte, serve patto per industria" - QdS

Lavoro, Sbarra: “Troppe vertenze aperte, serve patto per industria”

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Lavoro, Sbarra: “Troppe vertenze aperte, serve patto per industria”

Redazione  |
lunedì 13 Marzo 2023

Il leader Cisl: "Pnrr straordinaria opportunità"

Sono ancora tante le vertenze aziendali aperte che riguardano il destino di migliaia di famiglie. Purtroppo da anni si agisce sempre a valle quando le aziende decidono di licenziare o delocalizzare gli investimenti senza una strategia preventiva o una visione generale di reindustrializzazione”. E’ quanto sottolinea oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra in una lunga intervista al quotidiano romano Il Tempo. ”Il 23 marzo abbiamo organizzato una iniziativa in cui lanceremo la proposta di un patto per l’industria, la crescita e lo sviluppo sostenibile. Bisogna scegliere in modo concertato i settori industriali strategici su cui puntare per rilanciare produzioni e posti di lavoro, superando per le aziende il criterio degli aiuti a pioggia con i quali abbiamo affrontato la crisi pandemica e la crisi energetica”, aggiunge.

Il leader Cisl: “Pnrr straordinaria opportunità”

”Il Pnrr rappresenta una straordinaria opportunità per accompagnare in modo tutelato la transizione industriale ed energetica, tecnologica ed ecologica. E poi bisogna riconoscere ai lavoratori e al sindacato una funzione consultiva a monte delle scelte strategiche delle aziende. E’ venuto il momento di concretizzare l’articolo 46 della Costituzione. A breve partiremo con la raccolta firme per una legge sul coinvolgimento dei lavoratori alla gestione, ai risultati e alla organizzazione delle imprese private ed a capitale pubblico”.

Tavoli tematici aperti con palazzo Chigi

Sui tavoli tematici aperti con palazzo Chigi, a partire da quello sulle pensioni, Sbarra sottolinea: ”C’è un rallentamento inequivocabile del negoziato. Il Governo non ha dato finora concretezza al confronto limitandosi ad annotare le nostre proposte. Questo non basta e non va bene. Le prossime settimane saranno decisive per dare un primo giudizio di merito. Vedremo se il Governo offrirà alibi a chi non vuole il dialogo sociale o costruire riforme condivise”.

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