Sicilia

Le scuole siciliane alla riscoperta del Liberty: imparare dal passato per il futuro

Lo stile Liberty in Sicilia ha vissuto un grande momento di splendore, e i segni che rimangono nel patrimonio architettonico e monumentale isolano saranno spunto per un momento didattico che porti alla riflessione e alla crescita delle giovani generazioni. A partire dalla storia del passato, imparare per il futuro, attingendo ai modelli della belle epoque come esempio di imprenditorialità e mecenatismo. Sono 86 le scuole ammesse a finanziamento per i fondi messi a disposizione dalla Regione dall’iniziativa “Riscopriamo il Liberty”, mentre solo in 9 sono rimasti fuori.

I problemi sono stati vari: scadenza non rispettata, documentazione incompleta, o proposta progettuale non coerente con quanto prescritto dalla circolare. In prima battuta, è stata impegnata la cifra di circa 430 mila euro, che va a coprire l’80% di quanto concesso, mentre il restante 20%, per un totale di poco più di 85 mila euro, andranno a ricadere sull’esercizio finanziario 2024. 

Liberty, la cifra finanziata 

Le scuole, istituti scolastici di primo e secondo grado, sono distribuite su tutto il territorio regionale, e riceveranno una cifra di 5 mila euro in totale per svolgere, durante l’anno scolastico 2023/2024, percorsi per la valorizzazione del patrimonio architettonico, artistico e culturale dell’epoca presente nell’Isola. I progetti ruoteranno attorno al tema del Liberty e ai molteplici aspetti connessi a quel florido periodo storico, alla conoscenza di stili e personaggi, da Basile alla famiglia Florio, e ai modelli di mecenatismo e di imprenditoria che lo hanno caratterizzato.

Una scelta non casuale, considerato che la belle epoque, uno dei periodi più interessanti della storia siciliana, è spesso passata in secondo piano rispetto a quelli che sono stati i risultati della dominazione araba o normanna. Invece, proprio l’Ottocento è stato valorizzato recentemente da pubblicazioni, sceneggiati ed eventi legati alla storia della famiglia Florio, che hanno contribuito a diffondere e promuovere una immagine diversa della Sicilia, facendo scoprire luoghi e momenti del patrimonio storico-culturale siciliano poco conosciuti. 

Liberty, cosa organizzano le scuole 

Le scuole organizzeranno, durante incontri, laboratori, visite, eventi, manifestazioni, esposizione, rassegne, concorsi, percorsi di approfondimento e conoscenza del Liberty siciliano, che non vive il suo fulgore solo nella Palermo della Palazzina dei cinque pizzi, ma in tutta la regione, attraverso il lavoro di quello che è stato uno dei grandi esponenti della corrente, Carlo Giachery, per giungere a quello che è considerato il maestro, Ernesto Basile, che ha espresso il suo talento nella seconda parte del secolo diciannovesimo. Sua villa Igiea e Villa Florio dell’Olivuzza, nel capoluogo isolano, così come Casa Utveggio e Villino Basile.

Le scuole svilupperanno i diversi temi, entro la conclusione dell’anno scolastico in corso, in base al proprio ordine e grado, cercando di trasmettere ai ragazzi la bellezza e la complessità del movimento artistico del Liberty, che dietro la leggerezza e allo stesso tempo la cura dell’elemento decorativo nasconde tematiche importanti, legate indissolubilmente alle diverse vicende storiche che hanno percorso l’intera Europa, e l’Italia, finalmente unita, con tutto ciò che questo ha significato per la Sicilia.

Il fiorire economico, la rivoluzione industriale, la disponibilità di nuovi materiali, la nascita di una classe borghese pronta a sfidare il mondo nobiliare, impantanato nelle ragnatele di un passato che non esisteva più, e necessitava di figure nuove, impavide, pronte a lottare per emergere.

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