Torna per il secondo anno consecutivo il festival che l’anno scorso ha contato 15mila visitatori. L’assessore alla Cultura, D’Alì: “Il territorio riconsegna ai cittadini i suoi luoghi pubblici”
TRAPANI – Ritorna nel trapanese, per il secondo anno consecutivo, il festival “Le Vie dei Tesori”, dopo un 2018 da record con oltre quindicimila visitatori, superando tutte le altre città siciliane.
Un appuntamento che desterà curiosità fino al 29 settembre. Nel dettaglio, quest’anno sarà caratterizzato da venticinque siti inediti, l’anno scorso diciassette, a cui si sommano sette passeggiate d’autore e un originale festival Kids per i più piccoli. “È bellissimo rivedere qui Le Vie dei Tesori – commenta l’assessore comunale alla Cultura di Trapani, Rosalia d’Alì – perché vuol dire che ci credete voi e ci crediamo noi. Il territorio si impegna ad aprire e riconsegnare alla città i suoi luoghi pubblici”.
Interviene anche Marcello Barbaro, vicepresidente del festival: “La città, l’anno scorso, è andata ben oltre le aspettative. Ormai non è più una sfida, ma una certezza. È l’unico Comune, oltre Palermo, a presentare un programma completo e attento ai diversi utenti”.
I luoghi da poter visitare saranno: il Castello della Colombaia, l’unico sito su prenotazione e si raggiungerà in barca; il campanile ottagonale di San Domenico; i balconcini teatrali e i ricami di stucco della Immacolatella; la chiesa di Santa Maria del Gesù, appena riaperta dopo il restauro, con la sua commovente Madonna invetriata, opera di Andrea della Robbia, che si affaccia da un baldacchino in marmo del Gagini; la Fardelliana con un patrimonio di 170 mila volumi e che conserva le incisioni del Piranesi; gli archi barocchi di Palazzo Riccio di San Gioacchino; gli arredi di Palazzo Milo Pappalardo, con la sua sala soppalcata dedicata alla musica; le tonnare di San Giuliano e Bonagia; i crocifissi di Santa Maria dell’Itria e di San Domenico; la chiesa di San Pietro, che custodisce l’organo più complesso d’Europa, costruito nella prima metà dell’‘800.
“Quest’anno siamo passati da 17 luoghi a 25 – commenta Dario Gentile, presidente di Agorà, associazione che si occupa dell’organizzazione logistica – e abbiamo cercato di proporre percorsi nuovi e siti inediti, come la bottega di Platimiro Fiorenza, l’ultimo corallaro. Sono già arrivate le prime prenotazioni per la Torre della Colombaia”.
Anche un momento dedicato ai piccoli con il tentativo di guidarli alla scoperta dei luoghi, tramite visite teatralizzate e storie. Il Laboratorio Nobilis Officinae, inoltre, farà conoscere il presepe meccanico di San Nicola. Le passeggiate tra le saline ed i fenicotteri, tra il parco ottocentesco di Villa Margherita e le sue opere botaniche. Una sfida importante, Trapani non sarà da meno, con l’obiettivo ultimo di superare i 15 mila visitatori dello scorso anno.