La protesta, come presidio permanente a Palazzo d'Orleans, durerà finché non verrà ricevuto dal presidente Renato Schifani
Si è incatenato alla Presidenza della Regione Siciliana il deputato regionale Ismaele La Vardera, primo firmatario del ddl per il contrasto alle dipendenze patologiche, detta legge anti crack, che a distanza di circa cinque mesi dalla sua approvazione unanime all’Ars non ha ancora i necessari decreti attuativi per entrare in funzione.
La clamorosa protesta del leader di ControCorrente
Il deputato fondatore di ControCorrente, già Sud chiama Nord ed attualmente al gruppo misto dell’ Assemblea regionale siciliana, ha deciso di mettere in atto la protesta, come presidio permanente a Palazzo d’Orleans, finché non verrà ricevuto dal presidente Renato Schifani per chiarimenti sul ritardo nella redazione dei decreti attuativi.
“Schifani è qui ma nessuno parla con me”
In precedenza aveva chiesto un incontro con l’assessore per la Salute della giunta regionale Daniela Faraoni, ma anche a piazza Ottavio Ziino l’incontro era stato negato. “Ho saputo che il presidente Schifani è in Presidenza, ma nessuno è sceso a parlare né mi è stato detto se e quando verrò ricevuto”.
La risposta della Regione Siciliana
“In merito alla legge anti-crack, l’assessorato regionale della Salute – si legge nella nota diffusa dalla Regione – precisa che i tempi di attuazione sono in linea con quanto previsto dalla normativa. Nel dettaglio, lo scorso 10 dicembre, con decreto del presidente della Regione Renato Schifani, è stato istituito il Comitato regionale di indirizzo sulle dipendenze (Crid) all’interno del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe). L’organismo, previsto dall’articolo 4 della legge regionale, ha, tra gli altri compiti, anche quello di promuovere le iniziative per realizzare le strategie regionali contro le dipendenze. Il mese successivo, ovvero nel gennaio scorso, con l’istituzione del Tavolo regionale di ricerca e coordinamento partecipato in “Area dipendenze” (Tarcopad) è stato attuato anche quanto previsto dall’articolo 5. Tra le funzioni, ci sono quelle di individuare i metodi di indagine più efficaci per la prevenzione e il reinserimento sociale, di collaborare con il Crid e con il Tavolo tecnico regionale permanente per la prevenzione delle dipendenze e di monitorare i servizi sanitari di bassa, media e alta soglia. Nel febbraio di quest’anno, con decreto assessoriale è stata istituita la Rete regionale diffusa sulle dipendenze (Rredd), prevista dall’articolo 6 della legge, con l’obiettivo di promuovere una gestione partecipata e una presa in carico trasversale del fenomeno delle dipendenze. L’11 marzo scorso, inoltre, sono state istituite le articolazioni provinciali della rete. Per quanto riguarda le strutture previste dal comma 1 dall’articolo 9 della legge, ovvero i Centri ad alta soglia, l’assessorato sottolinea che è già attiva a Enna una Comunità terapeutica riabilitativa per il trattamento di persone con doppia diagnosi, ovvero patologie psichiatriche associate a dipendenza da droghe, con una capacità complessiva di venti posti e attualmente sono in corso le procedure per aggiungerne altri cinque. In merito all’attivazione di Centri di pronta accoglienza in ciascuna provincia dell’Isola, previsti dal comma 2 dello stesso articolo, è già operativa la struttura nel territorio di Palermo e c’è l’impegno dell’assessorato per attivare quelle delle Asp di Messina e Catania entro giugno ed entro ottobre quelle delle altre province dell’Isola. L’assessorato regionale della Salute assicura, infine, che entro il mese di aprile, come da scadenze previste dalla legge, verranno fissati i criteri organizzativi e operativi delle unità mobili, dei servizi di drop-in e delle Equipe integrate multidisciplinari (Eim) e ulteriori indicazioni per i Centri ad alta soglia e di pronta accoglienza”.
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