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Legge di Bilancio 2025, cosa sapere sul bonus ristrutturazione al 50%: i dettagli

Legge di Bilancio 2025, cosa sapere sul bonus ristrutturazione al 50%: i dettagli
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La conferma dell’esecutivo per non danneggiare il settore dell’edilizia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo della Manovra 2025, che adesso dovrà affrontare l’iter parlamentare. Per il nuovo anno è stato confermato il bonus ristrutturazione con aliquota al 50%. Si tratta nello specifico di uno dei principali bonus edilizi utilizzati dagli italiani nel corso dell’ultimo anno per quanto riguarda la manutenzione straordinaria dell’immobile. Secondo quanto riportato nel testo della legge dovrebbe scendere al 36% per il triennio 2025-2027 e al 30% da gennaio 2028, con l’opzione di rimanere invariato fino al 2033. La nuova Legge di Bilancio si pone però l’obiettivo di intervenire anche sull’incentivo edilizio attraverso una proroga dell’aliquota al 50%. che comprende:

  • Manutenzione ordinaria;
  • Manutenzione straordinaria;
  • Restauro;
  • Risanamento conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia.

Legge di Bilancio 2025, caratteristiche del bonus ristrutturazione al 50%

Il bonus ristrutturazione nel 2025 prevede una detrazione al 50% su un tetto di spesa massimo di 96mila euro per le abitazioni principali e una detrazione al 36% su un tetto di spesa massimo di 48mila euro per le seconde case. Il Governo Meloni era consapevole di non poter fare a meno di rinnovare questo incentivo, poiché oltre ad essere uno dei bonus più utilizzati dagli italiani, prevede anche interventi minori come installazione di ascensori e scale di sicurezza, ristrutturazione dei servizi igienici, installazione climatizzatori con pompa di calore, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, interventi che portano l’immobile ad avere un risparmio energetico, interventi di bonifica dall’amianto, interventi sul rifacimento del sistema elettrico.

Ulteriore ragione per cui l’esecutivo ha deciso di confermare il bonus ristrutturazione al 50% è dovuto al fatto che nel caso in cui i proprietari di casa dovessero accollarsi la spesa per le ristrutturazioni con una agevolazione al 36%, molto probabilmente gli interventi sulle case diminuirebbero drasticamente e la cosa potrebbe investire l’intero reparto dell’edilizia.

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