Il Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) ha approvato 4,55 miliardi di euro per investimenti del Contratto di programma Anas. I fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2022 verranno utilizzati per interventi e nuove opere infrastrutturali in tutta Italia, da Nord a Sud, Sicilia compresa.
L’isola è la Regione in cui sono previsti più interventi, secondo il documento condiviso dal Ministero delle Infrastrutture: 6 opere, per un investimento totale di 477.424.564 euro.
Il ministro Salvini ha detto che il 2023 sarà “l’anno dei cantieri”. E di fatti si prevede la realizzazione di molte opere su strade e autostrade, ponti e gallerie. Nello specifico, i 4,55 miliardi di euro di investimenti previsti dal Mit e approvati da Cipess saranno così ripartiti:
La Sicilia, si sa, come tutto il Sud vive il dramma del “gap infrastrutturale” con il Nord. Un ostacolo per l’economia, la società e il benessere collettivo che incide sulla qualità di vita, sul turismo, sulle attività produttive e molto altro.
Nel 2023, secondo la nuova Manovra in fase di approvazione definitiva, saranno ben 6 le opere in Sicilia previste e approvate da Cipess.
Nella Legge di Bilancio si prevedono diversi interventi e opere infrastrutturali in Sicilia. Non si parla solo di strade, autostrade e gallerie. C’è anche una questione che tiene l’isola col fiato sospeso: che ne sarà del Ponte sullo Stretto? L’infrastruttura per collegare la Sicilia al resto d’Italia è stata al centro della campagna elettorale e dei progetti dei partiti politici (soprattutto della Destra) ed è argomento di dibattito ormai da decenni.
Nel testo provvisorio del Ddl presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, si legge: “Al fine di rilanciare l’economia del Paese attraverso il completamento della rete infrastrutturale primaria e di contribuire agli obiettivi dell’Unione europea in materia di rete transeuropea dei trasporti di cui al regolamento (CE) n. 1315/2013, del Parla mento europeo e del Consiglio, dell’11 di cembre 2013, il collegamento stabile viario e ferroviario tra Sicilia e continente e opere connesse è opera prioritaria e di preminente interesse nazionale”. Oltre agli interventi per agevolare la mobilità e rimuovere gli svantaggi dell’insularità per Sicilia e Sardegna, c’è anche il progetto del Ponte in cantiere.
Altra novità: “Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la società Stretto di Messina Spa sottoscrive l’integrale rinuncia alle azioni, alle domande e ai giudizi nei confronti delle amministrazioni pubbliche, a completa tacitazione di ogni diritto e pretesa”. Ci saranno quindi delle novità per la progettazione del Ponte.