Letteratura, è morto Gioacchino Lanza Tomasi: l'ultimo del "Gattopardo" - QdS

Letteratura, è morto Gioacchino Lanza Tomasi: l’ultimo del “Gattopardo”

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Letteratura, è morto Gioacchino Lanza Tomasi: l’ultimo del “Gattopardo”

Redazione  |
giovedì 11 Maggio 2023

Era direttore onorario dell'Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa e dell'omonimo Premio Letterario

È stato il custode dell’eredità di “Il Gattopardo” e ha tenuto viva la memoria dell’autore del capolavoro letterario, il suo padre adottivo, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Palermo 1986 – Roma 1957): il musicologo e storico del teatro d’opera e del melodramma Gioacchino Lanza Tomasi è morto ieri, mercoledì 10 maggio, all’età di 89 anni nello storico Palazzo Lanza Tomasi in via Butera a Palermo, dove era tornato dopo un ricovero, per problemi polmonari e cardiaci, all’ospedale palermitano Buccheri La Ferla. Era direttore onorario dell’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa e dell’omonimo Premio Letterario.

Nato a Roma l’11 febbraio 1934, Gioacchino Lanza Branciforte Ramírez era il terzogenito del senatore Fabrizio Lanza Branciforte Ruffo, conte di Mazzarino e di Assaro, e di Conchita Ramírez Camacho, figlia ed erede di Venceslao marchese di Villa Urrutia. Si trasferì con la famiglia a Palermo dopo la Seconda guerra mondiale. Nel 1953 insieme ad altri giovani intellettuali palermitani, fra cui il coetaneo Francesco Orlando, futuro critico letterario, iniziò la frequentazione di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, suo lontano cugino, cui restò vicino negli ultimi quattro anni di vita e dal quale nel 1957 venne adottato, assumendo quindi il cognome Lanza Tomasi. Dopo la morte dello scrittore siciliano, Lanza Tomasi ne raccolse l’eredità intellettuale, conservandone la memoria e recuperando, dopo lunghi anni di restauro, l’ultima dimora, il Palazzo Lampedusa alla Marina (divenuto poi Palazzo Lanza Tomasi), in cui il principe autore del “Gattopardo” visse fino alla morte e in cui raccolse la sua biblioteca storica.

Iniziata la carriera come organizzatore musicale, poi professore di storia della musica, specialista dell’opera di Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi, Gioacchino Lanza Tomasi è stato dal 2001 al 2006 sovrintendente e direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli. In precedenza ha guidato prestigiose istituzioni, dall’Accademia Filarmonica di Roma, al Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro Comunale di Bologna, all’Orchestra della Rai. E’ stato anche direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York dal 1996 al 2000. Ha pubblicato numerose opere tra cui: “Le ville di Palermo” (Il Punto, 1966, con introduzione di Cesare Brandi), “Castelli e monasteri siciliani” (Lito-Tipografiche Ires, 1968, con Enzo Sellerio), “Guida all’opera” (Mondadori, 1971), “Ernani di Giuseppe Verdi. Guida all’opera” (Mondadori, 1982), “Erik Satie e la musica del surrealismo” (Officina Edizioni, 1976). Per la casa editrice Sellerio ha pubblicato: “Vincenzo Bellini” (2001), “Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una biografia per immagini” (1998), “I luoghi del Gattopardo” (2001).

Gioacchino Lanza Tomasi ha ricevuto la cittadinanza onoraria di tre comuni della Sicilia: Santa Margherita di Belice, Gibellina e Palma di Montechiaro fondato dagli antenati di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1637.

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