Liberi consorzi Sicilia, arrivano i fondi per la loro stabilità finanziaria

Una boccata d’ossigeno per Liberi consorzi e Città metropolitane: in arrivo 100 milioni di euro

Una boccata d’ossigeno per Liberi consorzi e Città metropolitane: in arrivo 100 milioni di euro

Michele Giuliano  |
sabato 20 Luglio 2024

La fetta più grande a Palermo, Catania e Messina. Ecco tutte le cifre

Un contributo di 100 milioni di euro per il funzionamento dei Liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane. Sono stati pubblicati i mandati delle risorse previste dalla legge regionale n. 8 del 9 maggio 2017. Si tratta di cifre importanti: a Palermo andranno oltre 21 milioni di euro, a Messina 14 milioni, a Catania 18 milioni e mezzo di euro. Si scende a 9 milioni per i liberi consorzi di Siracusa, di Trapani e di Agrigento, 7 milioni di euro a Caltanissetta e 6 milioni di euro a Ragusa e Siracusa. Le somme sono stanziate, innanzitutto, per poter pagare gli stipendi del personale che dalle ex Province è confluito nei nuovi attori istituzionali, che trovano il proprio fondamento nella legge regionale 9/2017, che mira a razionalizzare l’erogazione dei servizi al cittadino e ridurre i costi della pubblica amministrazione. A primo acchito i consorzi sono andati a coincidere, per l’appunto, con i territori delle vecchie province. Ogni Libero consorzio o città metropolitana ha potestà statutaria e regolamentare, e vi si applicano i principi previsti per l’ordinamento dei Comuni; l’ente può esercitare in forma unitaria funzioni e servizi dei Comuni che vi appartengono.

Di cosa si occupano queste strutture

Questo esercizio associato, che deve risultare da un apposito piano approvato dai consigli comunali, utilizza le risorse finanziarie, materiali e umane già di spettanza dei Comuni. Il Libero consorzio comunale, quale ente di area vasta, è titolare di diverse funzioni. In materia di servizi sociali e culturali, si occupa di iniziative e proposte agli organi competenti in riferimento all’individuazione ed al censimento dei beni culturali ed ambientali, alla tutela, valorizzazione e fruizione sociale degli stessi beni, con la collaborazione degli enti e delle istituzioni scolastiche e culturali. Per assolvere a tali compiti, i Liberi consorzi comunali si avvalgono degli organi periferici dell’amministrazione regionale dei beni culturali ed ambientali. I consorzi si occupano anche della realizzazione di strutture e servizi assistenziali, anche mediante la riutilizzazione delle istituzioni socio-scolastiche permanenti. In materia di sviluppo economico, i consorzi si occupano della promozione dello sviluppo turistico e delle strutture ricettive, compresa la concessione di incentivi e contributi, e della realizzazione di opere, impianti e servizi complementari alle attività turistiche, di interesse sovracomunale.

Le aree di intervento

Possono procedere anche interventi di promozione e di sostegno delle attività artigiane, compresa la concessione di incentivi e contributi. Effettuano inoltre la vigilanza sulla caccia e sulla pesca nelle acque interne, e rilasciano le autorizzazioni all’apertura degli esercizi di vendita al dettaglio. In materia di organizzazione del territorio e della tutela dell’ambiente, i consorzi si occupano della costruzione e manutenzione della rete stradale del Libero consorzio comunale, intercomunale, rurale e di bonifica e delle ex regie trazzere. Si occupano anche della costruzione di infrastrutture di interesse sovracomunale e provinciale, dell’organizzazione dei servizi di trasporto locale interurbano, della protezione del patrimonio naturale e della gestione delle riserve naturali. Questi enti svolgono anche le funzioni di pianificazione territoriale ed urbanistica, generale e di coordinamento, comprese le opere e gli impianti di interesse sovracomunale, le vie di comunicazione, le reti di servizi ed infrastrutture, i sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici e l’organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale.

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