Agrigento

A Licata 5 milioni di euro per la rigenerazione urbana

LICATA (AG) – Già dalla parola “rigenerare”, si capisce che siamo davanti a una nuova vita di qualcosa che, evidentemente, negli anni non ha funzionato a dovere. Ecco perché, con decreto del ministero dell’interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, alla fine dello scorso anno sono stati individuati i Comuni beneficiari degli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, “volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”, così come si legge nella nota inviata dal Governo nazionale.

Quasi 5 milioni di euro per quattro interventi

In particolare, per gli anni 2021-2026, i contributi, confluiti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ammontano complessivamente a 3,4 miliardi di euro. “Tra i comuni beneficiari – ha dichiarato in esclusiva al QdS Tony Cosentino, assessore allo Sport del Comune di Licata – c’è anche la nostra città, che riceverà un contributo di quasi cinque milioni di euro destinato alla realizzazione di quattro specifici interventi: riqualificazione urbana del lungomare di piazza Attilio Regolo e di via Principe di Napoli (costo complessivo 2.000.000,00 euro); progetto definitivo per l’adeguamento alle normative vigenti del Palazzetto dello Sport, del costo complessivo di 910.000,00 euro; manutenzione e restauro del Palazzo di Città (555.787,00 euro); manutenzione straordinaria ed adeguamento normativa impianti sportivi, (1.526.000,00 euro)”.

Sulle tempistiche, come ci ha spiegato lo stesso Cosentino “il Comune di Licata, come soggetto attuatore, è tenuto a rispettare il cronoprogramma stabilito per la regolare esecuzione delle opere, il cui termine di aggiudicazione è previsto per il 30 giugno 2023, mentre quello finale, di regolare esecuzione e collaudo, per il 31 marzo 2026, in linea con il termine di conclusione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Quattro anni previsti come termine ultimo, che non sono pochi ma nemmeno molti: bisogna quindi accelerare così come ha ammesso, nel concludere la sua intervista, lo stesso assessore allo Sport: “Gli uffici competenti, vista anche la mole di adempimenti e di obblighi connessi all’accettazione del finanziamento concesso, sono già all’opera per porre in essere tutte le azioni necessarie per la realizzazione dei progetti”.