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Licata, aggiornate le competenze sulle reliquie di Sant’Angelo

redazione

Licata, aggiornate le competenze sulle reliquie di Sant’Angelo

giovedì 28 Aprile 2022

Arcidiocesi agrigentina e Comune di Licata hanno firmato un nuovo accordo per adattare le reciproche competenze al tempo presente. è stata riconosciuta la proprietà alla Comunità ecclesiale

AGRIGENTO – L’arcivescovo monsignor Alessandro Damiano e il sindaco di Licata Giuseppe Galanti, alla presenza del vicario foraneo di Licata don Tommaso Pace di Padre Francesco Ciaccia, rettore del Santuario di Licata, hanno firmato un accordo con cui Comune di Licata e Arcidiocesi di Agrigento hanno voluto adattare le previsioni dei documenti storici riguardanti le reliquie di Sant’Angelo e l’Urna reliquiaria al tempo presente, definendo le reciproche competenze sulle Sante reliquie del patrono della Città di Licata.

L’aspetto centrale dell’accordo è quello che riconosce la proprietà delle reliquie alla Comunità ecclesiale di Licata, rappresentata giuridicamente dal vescovo pro-tempore dell’Arcidiocesi di Agrigento. Il Comune di Licata riconosce all’Arcidiocesi tutte le prerogative che le competono sulle Sante reliquie e sull’urna reliquiaria, esercitandole nelle forme e nei modi stabiliti dai canoni ecclesiastici e dall’accordo firmato. È stato ribadito che l’urna non potrà mai essere separata dalle Sante reliquie in essa contenute.

Al Comune di Licata il ruolo di tutela e di garante sulle reliquie

All’Amministrazione di Licata, come lo era per gli antichi Giurati della città, è stato confermato il ruolo di tutela e di garante sul bene artistico-religioso. Solo eccezionalmente e per soli atti di culto, nell’ambito della Diocesi, sarà consentita la fuoriuscita dell’urna in uno alle Reliquie così come, in caso di indispensabile necessità di un suo spostamento per restauro, sarà consentita la fuoriuscita della sola urna. In tali eccezionali casi dovrà essere l’arcivescovo di Agrigento, sentito il sindaco di Licata, ad autorizzarne lo spostamento.

L’Arcidiocesi di Agrigento e il Comune di Licata assicureranno, congiuntamente nel rispetto delle proprie competenze, la conservazione dell’Urna e del patrimonio storico artistico rinvenuto all’interno dell’urna argentea al momento della ricognizione in corso, istituendo all’interno dei locali del Santuario un’apposita Opera per musealizzare alcuni reperti, anch’essi reliquie, trovato nell’Urna in occasione della ricognizione in corso.

Il Comune continuerà a organizzare le consuete festività esterne del Santo patrono, del mese di maggio e di agosto, con fondi propri e si impegnerà affinché queste non contrastino con la sacralità dell’evento. Relativamente alla processione delle Sante Reliquie, l’Arcidiocesi curerà e farà rispettare il carattere sacro dell’evento. Rimarranno di esclusiva competenza dell’Arcidiocesi di Agrigento e per essa del Rettore o del delegato vescovile, tutte le attività liturgiche all’interno del Santuario. L’organizzazione della processione delle reliquie rimane di competenza dell’Arcidiocesi di Agrigento, che la eserciterà anche tramite il rettore del Santuario o di un suo specifico delegato per le competenze proprie.

In occasione delle festività ritornerà il rito dell’apertura della cappella di Sant’Angelo con le tre chiavi da parte del sindaco e dei rappresentanti dell’Arcivescovo e dei carmelitani. Sulla cappella, nel rispetto delle norme di tutela e salvaguardia per i beni culturali, saranno ricollocate le armi araldiche della città, ovvero l’aquila attualmente custodita dal Comune presso l’ingresso del museo archeologico di Licata.

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