Presentato un progetto da 2,5 milioni di euro a valere sul Pnrr per la creazione delle “Stanze della memoria”. Annunciato inoltre un monitoraggio per favorire la rapida destinazione di alcuni terreni
LICATA (AG) – L’Amministrazione comunale retta dal sindaco Pino Galanti, nell’ambito della valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziata dall’Unione europea con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ha presentato un progetto pari a due milioni e mezzo di euro per la realizzazione di iniziative socio-culturali e la promozione della cultura della legalità.
In alcuni terreni confiscati nasceranno le Stanze della memoria
In alcuni terreni confiscati nasceranno le Stanze della memoria, un memoriale in ricordo delle vittime della criminalità organizzata che, una volta realizzato, sarà gestito con personale comunale. Ad annunciare l’iniziativa e a illustrarne i dettagli è stato l’assessore comunale ai Beni confiscati e alle Politiche per la legalità, Violetta Callea.
“Abbiamo presentato in tempo utile – ha affermato la rappresentante dell’Esecutivo – una proposta progettuale del valore di due milioni e cinquecentomila euro per la realizzazione di una struttura da destinarsi ad attività socio-culturali atta a ospitare un memoriale denominato ‘Stanze della memoria in ricordo delle vittime di mafia’ da realizzarsi in contrada Olivastro, sui terreni confiscati alla criminalità facenti parte del patrimonio indisponibile del Comune”.
“Ho voluto fortemente proporre – ha aggiunto – nell’ambito dei progetti finanziabili all’interno di questa misura del Pnrr la realizzazione di tale memoriale, considerata l’importanza della diffusione dei valori di coscienza civica e cittadinanza e tenuto conto anche delle importanti testimonianze che abbiamo avuto a Licata con Vincenzo di Salvo e Salvatore Bennici, al fine di interagire principalmente con i giovani mediante un percorso socio-culturale atto ad imprimere un modello di vita improntato alla legalità”.
“Si tratta di un’iniziativa importante – ha sottolineato ancora Callea – perché è un investimento in legalità, un investimento sulla conoscenza di quello che è stato, ma anche su un futuro di consapevolezza dei giovani, che in questo modo hanno gli strumenti per saper leggere con attenzione dove nella realtà la mafia e criminalità si può annidare”.
Annunciato un monitoraggio di tutti i beni confiscati
Per rendere sempre più efficace il contrasto alla criminalità organizzata è necessario però intraprendere tutte le iniziative necessarie a valorizzare il patrimonio confiscato. Anche per questo l’Amministrazione comunale ha annunciato un monitoraggio di tutti i beni definitivamente acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune e ha già assegnato ai vari dipartimenti i beni confiscati per la destinazione d’uso istituzionale, stabilendo di utilizzarne alcuni per uso sociale con gestione diretta da parte del Comune. “Per diversi terreni, invece – ha concluso l’assessore Callea – stiamo predisponendo un bando per utilizzarli in concessione, non appena sarà conclusa la procedura di trascrizione nei registri immobiliari”.