Catania

Liquami alla Plaia di Catania, si lavora a una soluzione

CATANIA – A breve, probabilmente appena qualche giorno, e i liquami non raggiungeranno più il mare. Bisognerà attendere poco e i canali che sfociano alla Plaia saranno chiusi o, comunque, interessati dalle opere che impediranno l’afflusso di acque lungo la costa. Parola dell’assessore del Comune di Catania al Mare, Andrea Guzzardi, che chiarisce la situazione che, esattamente come un anno fa, potrebbe rovinare l’avvio della stagione balneare per avventori e gestori degli stabilimenti balneari.
La questione è sempre quella legata al mancato sbarramento dei canali, in particolare di quello Arci, che dalla zona industriale raggiunge il litorale sabbioso. Da qualche tempo, infatti, la chiusura è affidata alla Sidra ma non è più automatica come in passato e alcune pronunce da parte dell’autorità giudiziaria sarebbero in contrasto. Una impasse che, però, sembrerebbe pronta a essere sbloccata dall’amministrazione, come conferma Guzzardi.

Canale Arci, sbarramento sì o no?

“Sidra (l’azienda che gestisce in città il servizio idrico n.d.a.) – afferma il componente della giunta Trantino – si è trovata davanti, da una parte, la sentenza di un giudice che obbliga a chiudere il canale e, dall’altro lato, la direttiva dell’Autorità di sistema che vieta in alcun modo lo sbarramento del canale, per questioni di sicurezza. Questo – prosegue Guzzardi – ha provocato lo stallo che stiamo per risolvere attraverso interventi che faremo noi. Voglio specificare – continua – che non si tratta di lavori di sbarramento, ma di posizionamento di materiali misti tra sabbia e terra che impedirà il deflusso dell’acqua ma, in caso di necessità, alluvione o malfunzionamento di una pompa, non costituisce l’interruzione del canale”.

Il canale verrà chiuso nelle prossime ore

Questi interventi saranno realizzati nei prossimi giorni, forse ore. “Il sindaco ha chiesto a Sidra di intervenire velocemente con questo sistema – prosegue Guzzardi – e l’acqua del canale, che ribadisco essere già controllata e filtrata, prima di finire nell’Arci, non raggiungerà il mare. Si sta anche lavorando alacremente per risolvere la questione una volta per tutte, sia per la depurazione a monte sia per trovare soluzioni idonee alla balneazione continua anche con il torrente che sfocia a mare”.

Guzzardi, interviene anche in relazione al Piano di utilizzazione del demanio marittimo (Pudm) e all’applicazione della direttiva Bolkestein, prorogata a dicembre 2024, e che impone la messa a bando delle concessioni demaniali. “Per quest’anno, la stagione andrà avanti tranquillamente – afferma l’assessore -. I tempi sono stretti e stiamo lavorando anzi, stiamo correndo e, non appena chiuderà la stagione, affronteremo la questione non più prorogabile. A breve – assicura – troveremo la giusta soluzione”.