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VIDEO | Catania, Grella: “Individuati due terreni per il centro sportivo: il vecchio logo tornerà a questo club”

Federico Rosa
Federico Rosa

Conferenza stampa del Vicepresidente a A.D. del Catania FC Vincenzo Grella che torna a parlare dopo i recenti risultati deludenti della formazione rossazzurra. Ecco le sue parole rilasciate in sala stampa e le analisi di riflessione del dirigente etneo.

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Grella: “Su Torre del Grifo stiamo valutando”

“Ho appena parlato con Pelligra, siamo stati in contatto in questi giorni – esordisce Grella – Da parte sua e del cda rinnovo con decisione l’impegno del presidente Pelligra a Catania. Lui sarà qua a breve e si avrà modo di sentire anche lui. Visto che sono qua e ci metto la faccio sono qui per parlare anche per conto del Presidente. Abbiamo letto qualche commento sulla parte finanziaria del club. Abbiamo visto qualche preoccupazione per le perdite nei primi due anni. Sono perdite che hanno due fasi: la prima dopo la vittoria della Serie D c’è stato un budget concordato con il Presidente e col consiglio ma che riguardava spese concordate con Pelligra. Non era sorpreso dalle perdite perché era consapevole delle spese. È una spesa importante che io conosco le dinamiche del calcio e perché so che bisogna assumersi le responsabilità. Un altro tema presente è quello che riguarda il centro sportivo dove ci possiamo allenare e metterci nelle condizioni anche a livello giovanile di portare avanti questo progetto. Il Presidente in questo momento ha aperto le trattative per due terreni e non esclude la possibilità di prendere Torre del Grifo. Abbiamo mandato una relazione con due ingegneri e visto i numeri sono molto molto importanti. Non è detto che Pelligra non voglia prendere Torre del Grifo, ma capisco che lui voglia prendere altre direzioni. Il destino di club è fortemente legato alla nostra futura casa. Stiamo valutando un campo a tempo breve per far allenare la prima squadra: sono Pedara e Massannunziata. Ci ho messo più tempo, ma viste le condizioni del Cibalino e abbiamo capito che non funziona. Vogliamo metterlo a posto a tempo breve ma serve l’esigenza di campo. I lavori a Nesima noi pensiamo che a fine mese inizieranno i lavori con una previsione di 4 mesi. Logo? Sarà ripreso da questo club, non c’è il minimo dubbio. Non c’è stata una respinta, ma una nuova perizia aspettando la curatela presenteremo una nuova offerta. Sappiamo dell’importanza del vecchio logo del Calcio Catania, non siamo superficiali. Purtroppo i tempi della regole non li decidiamo noi. È solo una questione di tempo e non di soldi. Mercato? Purtroppo un rendimento non costante di alcuni e la mancanza di alcuni elementi. Al DS Faggiano auguro ogni meglio e di tornare qui a lavorare al mio fianco. Non posso mai discutere del rapporto umano con Faggiano. Lui prima deve pensare alla sua famiglia. Abbiamo inserito una nuova figura come Ivano Pastore. L’ho conosciuto anni fa ed è un grande conoscitore del calcio italiano e ha lavorato con grandi club. Abbiamo preso dei calciatori a giugno che purtroppo non hanno reso, noi ci aspettiamo altre prestazioni visto gli investimenti del club. Il Presidente ha messo un budget per cercare di raddrizzare la stagione e noi crediamo che possa cambiare rotta visto che in panchina abbiamo un vincente. Noi dobbiamo essere bravi a trovare calciatori adatti al suo gioco”.

“Nostro settore giovanile ottimo punto di partenza”

Capitolo settore giovanile: Vincenzo Grella snocciola numeri e statistiche mostrandosi fiducioso per il futuro a tinte rossazzurre.

““Abbiamo 29 club affiliati in Sicilia, molti in Italia e uno a Londra. Vogliamo trovarne altri in Australia. Abbiamo tantissimi tesserati, 5.000 ragazzi. Abbiamo allenatori formati, 356. Sono ottimi numeri per partire. Se entro i prossimi 2-3 anni almeno un ragazzo non sarà in prima squadra, sono pronto ad offrire una cena ogni venerdì per un anno di seguito”.

“Voglio vincere qui: se non avrò più fiducia di Pelligra andrò via”

L’amministratore delegato crede ancora nel progetto Catania e continuerà fino a quando sentirà di avere la fiducia della proprietà e di Ross Pelligra.

“Il mio impegno e la mia di continuare c’è – le parole di Grella – Il bello della sfida sta che per arrivare in un certo obiettivo sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà. Noi non mi sono mai nascosto delle mie difficoltà. I miei errori? Ci sono, ma fatti in buona fede. Questo non vuol dire che abbiamo sbagliato tutto, abbiamo ricreato l’entusiasmo e si è vinto subito in D. Abbiamo portato il primo trofeo nella storia del Catania, non è mai scontato. Le riflessioni sui miei errori li faccio tutti i giorni. Voglio avere successo come tutti e non mi fermo finché il Presidente Pelligra mi darà fiducia. Quando non vinci le partite, cosa posso aggiungere? Se non avessimo perso a Benevento oggi non sarei qui a fare la conferenza. Non trovo scandaloso che un giornalista possa chiederci qualche domanda sull’extracampo. Le finanze? Lui decide se spendere i suoi soldi o meno. Non ho mai obbligato Pelligra per alcune spese. Lui è a conoscenza delle spese. Sta sempre a lui dare la guida”.

“Pelligra vuole continuare ad investire”

“Volontà di Pelligra di investire? Lui sapeva prima di prendere il Catania di queste cifre. Quando lui non è d’accordo, lui può prendere altre decisioni. Sta sempre a lui decidere. La spiegazione è la sua. C’è stata una riduzione del budget. Se vedi però il costo della prima squadra è un costo alto. 11 milioni di costo però è falso perché vengono conteggiati i premi. Inoltre vengono conteggiati gli esuberi, se metti tutto insieme il costo è importante. Il bilancio non scricchiola, le perdite sono concordate da Pelligra. La fideiussione? Ci sono stati dei problemi, ma abbiamo risolto e i soldi sono stati messi. Faggiano è uno dei migliori nel suo mestiere e Toscano è un vincente. Il lavoro è una cosa ma il campo è un’altra. La presenza di Faggiano purtroppo è stata legata alla sua salute, serve un minimo di umanità. La strutturazione societaria? Non ci sono dubbi sulla nostra crescita. Ogni consiglio che facciamo c’è uno spazio importante per ragionare per l’inserimento di figure per la crescita. Il DG è una posizione del club che stiamo valutando, c’è un profilo in ballo che ha un certo costo e che richiede un contratto importante. Ci sono altri settori da rinforzare. In tutti i club servono decisioni”.

“Il mercato? Per il calcio di Toscano serve gente diversa da quella che abbiamo oggi: preso Dini”

“Il calcio di Toscano richiede energia e gambe diverse da quello che oggi noi abbiamo. Compensi? Per tanti mesi ho lavorato senza ricevere compensi, per questo nell’anno successivo c’era questa voce a bilancio. Tutte le scelte sono concordate da allenatore e ds sotto nostra supervisione. È normale che oggi abbiamo un conto pesante e dobbiamo fare delle operazioni che evitano situazioni simili a quelle di giugno. In partenza, fare delle uscite e poi degli acquisti: non penso siamo l’unico club. Mercato? Restano ancora due settimane: stiamo lavorando. Nomi? Dini ha fatto le visite mediche. Sulle cessioni di Verna e D’Andrea ci stiamo lavorando. Cibalino? È stata una valutazione passata e pensavano di farcela. Pensavamo di gestirci tra Massimino e Cibalino”.

“Obiettivo agguantare una posizione play-off importante”

Il primo posto è ormai praticamente irragiungibile: per il Catania adesso diventa fondamentale arrivare quanto più in alto possibile in classifica per partire avvantaggiato nella lotteria play-off.

“Dobbiamo fare un campionato che ci conduce a dei play-off che è una strada difficile. Cessioni a titolo definitivo di alcuni calciatori? Dipende sempre dal calciatore. Se potessi scegliere li darei tutti a titolo definitivo senza pagare un euro.”

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