Lo spettro del dissesto incombe sul Comune di Gela - QdS

Lo spettro del dissesto incombe sul Comune di Gela

Liliana Blanco

Lo spettro del dissesto incombe sul Comune di Gela

venerdì 27 Gennaio 2023

Ancora niente Bilancio 2022 e neanche l’ombra dello strumento per il 2023, mentre la Corte dei Conti continua a evidenziare criticità legate ai documenti contabili del passato

GELA (CL) – Lo spettro del dissesto finanziario sembra avvicinarsi a grandi passi sul Municipio, nonostante gli ultimi tentativi del sindaco Lucio Greco di rimettere i conti a posto con l’aiuto di tecnici e consulenti esterni.

Gli errori sui numeri del passato si trascinano fino al presente e lasciano un quadro ingarbugliato che non è facile da districare. Dopo la bocciatura del Consuntivo 2021, che ha già messo in crisi l’Ente locale, è arrivata dalla Corte dei Conti un’altra bocciatura per il Comune di Gela: la magistratura contabile ha infatti emesso il parere sul controllo annuale effettuato sui documenti forniti dal Comune in merito all’Esercizio finanziario del 2020 e il documento è stato bocciato in maniera integrale sul titolo dei controlli interni.

Stando a quanto comunicato, ogni controllo previsto dalla legge sarebbe insufficiente e inesatto, con tanto di omissioni e ritardi da parte di chi avrebbe dovuto operare le varie verifiche contabili. Un macigno anche il capitolo dedicato ai controlli, ancora una volta non corretti e adeguati, sulle società partecipate del Comune, su cui la Corte dei Conti ha annunciato ulteriori controlli capillari.

Si tratta di criticità che sono state addebitate alle professionalità locali in merito agli anni scorsi e in particolare per quanto riguarda il 2017, il 2018 e il 2019 (anno, quest’ultimo, in cui si è insediato il sindaco attuale) e su cui la Corte dei Conti aveva già chiesto chiarimenti senza però ottenere dal Comune le adeguate risposte.

Un effetto domino che, come detto, arriva fino ai giorni nostri: il Comune di Gela non ha ancora il Bilancio di previsione 2022 e non si parla minimamente del bilancio 2023, mentre è stata adottata la delibera con cui si stanzia la somma di 12 mila euro in favore del professionista che avrebbe dovuto stendere il documento contabile che non c’è e su cui il Consiglio comunale continua la sua battaglia a suon di carta bollata indirizzata all’assessorato agli Enti locali. Un continuo scaricabarile su una situazione spinosa che non promette nulla di buono e si ingarbuglia ogni giorno di più anziché districarsi, nonostante il coinvolgimento di esperti.

In tutto questo la corsa agli incarichi eccellenti continua e proprio in questi giorni si sta aprendo la partita per i tecnici destinati alla gestione del Pnrr.

Intanto il sindaco si prepara per una nuova campagna elettorale, convinto della necessità di un secondo mandato per completare il proprio programma e nonostante una mozione di sfiducia che rimane ancora nei cassetti del Consiglio comunale. Un’Aula che non sembra voler ripetere quanto accaduto con l’ex sindaco Domenico Messinese e che sembra pensare più a mantenere lo status quo che a cercare un vero cambiamento per la città.

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